Centro commerciale nell’area ex Acetificio Venturi: "Riformulare il progetto o abbandonarlo"
"Ci auguriamo - evidenzia il presidente di Confcommercio Mazzotti- che i vari organi chiamati ad esprimersi sulle osservazioni che abbiamo presentato (Arpae, Rete ferroviaria Italiana, Ausl) si rendano conto delle criticità"
SPADONI - Sulla questione interviene anche il consigliere provinciale Gianfranco Spadoni: "Sul progetto di riqualificazione dell’ex acetifico di Lugo, vi sono numerose perplessità provenienti dalla politica e dalla cosiddetta società civile, anche se, in realtà, il progetto non dovrebbe prevedere ulteriore consumo di territorio. Gli elementi progettuali rivelano in ogni modo come sia inopportuno assistere ancora una volta, - peraltro come da copione, - all’ennesimo grosso insediamento commerciale di cui quella città, ma più in generale il nostro territorio provinciale, non avverte certamente l’esigenza. L’invasione smoderata di grossi centri commerciali finisce con annientare la piccola distribuzione da molti anni in grave sofferenza, e non porta alcun beneficio per la comunità e il consumatore finale. Inoltre nel caso specifico riguardante la zona dell’ex acetifico Venturi, a riqualificazione completata, si assisterà inevitabilmente a un grave e serio problema di viabilità e d’inquinamento acustico e ambientale, rispetto ai quali non si potrà più recedere in alcun modo. Oltretutto permangono forti dubbi sull’opera complessiva di tali dimensioni, quando sarebbe stato più ragionevole e meno impattante puntare su attività commerciali di vicinato soprattutto funzionali a quel quartiere. Quartiere già destinato a perdere inevitabilmente la propria connotazione di zona residenziale con l’aggravio di vedere un aumento considerevole di traffico. Sul progetto riguardante la Casa della salute vogliamo sperare siano state compiute tutte le verifiche tese a favorire l’attivazione all’interno dell’ ospedale Umberto I° lasciando solo come subordinata la scelta in questo comparto. Stupisce, infine, che la Provincia non sia intervenuta nel merito di tale insediamento, attraverso gli strumenti a propria disposizione, al fine apportare contributi, osservazioni e indicare vincoli, rispetto all’intervento complessivo".