Crisi, poco lavoro e chiusura negozi: crolla il fatturato
Questo è il commento del presidente Provinciale della Confesercenti Roberto Manzoni ai dati dei consumi di aprile e maggio, tra i peggiori degli ultimi anni in provincia
“Il mercato interno continua ad essere in forte sofferenza e con esso i consumi e le imprese. L’andamento negativo dei fatturati di questi mesi e degli ultimi due in particolare è inedito e davvero preoccupante, così come preoccupanti e molto seri sono i dati sulle chiusure delle imprese e sull’occupazione in provincia di Ravenna, che peggiorano i già difficili risultati del 2011. La situazione economica è sempre più insostenibile per migliaia di piccole e medie imprese.”
Questo è il commento del presidente Provinciale della Confesercenti Roberto Manzoni ai dati dei consumi di aprile e maggio, tra i peggiori degli ultimi anni in provincia, e di quelli pubblicati dal registro della Camera di Commercio che certificano un saldo tra aziende cessate e iscritte di -150 nel commercio e -47 nella ristorazione,alloggi e bar. Per quanto abbastanza generalizzati e dentro allo scenario nazionale sono dati pesanti a partire da quelli di Cervia (-23% nel settore del commercio e -18% in quello dell'alloggio e della ristorazione), Faenza (-32% e -6%) e Ravenna (-59% e -16%).
“Andamenti molto negativi che gli eventi tragici di questi giorni accentuano in coincidenza di una stagione turistica che non è ancora partita” – sottolinea Manzoni – “Per sensibilizzare la politica su questa situazione e sulle nostre necessità tutta la Presidenza Provinciale dell’Associazione parteciperà all’assemblea annuale della Confesercenti che si tiene domani a Roma all’Auditorium Parco della Musica a cui parteciperanno i rappresentanti del Governo cui ci rivolgiamo per primi: il Ministro Corrado Passera, il Vice Ministro per l’Economia Vittorio Grilli, i Ministri Piero Gnudi e Filippo Patroni Griffi, i rappresentanti di istituzioni, forze politiche e sociali.
A loro, come alle politiche europee, che non ci sono, chiediamo una svolta, bisogna accelerare sulla crescita e per la fiducia e per far questo condividiamo il recente richiamo del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco”. Per Manzoni Visco “ha usato il nostro linguaggio: ha chiesto di tagliare spese e sprechi agendo di conseguenza sulla pressione fiscale. Senza questo non si cresce. È un nostro tema da sempre, altro che nuovi aumenti dell’Iva”.