rotate-mobile
Economia

Dal primo gennaio stangata su acqua e immondizia

Per quanto riguarda i rifiuti, l'incremento del 7,6% medio sulla bolletta avviene a seguito di un 2011 in cui le tariffe sono state mantenute identiche al 2010

Scattano gli aumenti sulle bollette dei rifiuti e dell'acqua a partire dal primo gennaio 2012. Per quanto riguarda i rifiuti, l'incremento del 7,6% medio sulla bolletta avviene a seguito di un 2011 in cui le tariffe sono state mantenute identiche al 2010, senza nessun aumento, e scatterà a partire dal 1 gennaio 2012. Tale corrisponde ad un aumento medio per famiglia di circa 1 euro al mese, massimo 2 per le zone in cui si raggiunge la convergenza tariffaria.

Si tratta quest'ultima del pagamento uguale di tutti i cittadini su tutto il territorio. Ci saranno aumenti differenziati per le attività economiche che possono riguardare, a titolo di esempio, 80 euro per gli stabilimenti balneari o 40-50 euro per gli artigiani, fino ad incrementi più consistenti per chi ha grandi superfici. “L'elaborazione – si legge in una nota della Provincia di Ravenna - è comunque una media e vi sono alcuni picchi, fortunatamente limitati a poche categorie, dovuti alla convergenza tariffaria che, per diminuirne l'impatto, verrà dilazionata su tre anni”.

“In sostanza – continua la nota - al fine di limitare le punte massime di aumento, si è posticipato il pagamento omogeneo su tutto il territorio per alcuni utenti non domestici particolarmente colpiti dagli aumenti. Oltre al dilazionamento, la Provincia ha inoltre ritenuto opportuno utilizzare la propria quota di fondo extra-programma, solitamente utilizzata per campagne di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata, per calmierare gli aumenti di cui sopra. Il fondo extra-programma nelle disponibilità dei Comuni consentirà invece agli stessi di aiutare le utenze particolarmente disagiate presenti sul proprio territorio, secondo modalità che gli stessi si daranno”.

“Per quanto riguarda l'acqua, è necessario purtroppo prendere atto che non è stato possibile concretizzare il risultato del referendum, svoltosi nel giugno scorso, inerente l'eliminazione della remunerazione del capitale dalle bollette – prosegue il comunicato della Provincia -. Ciò non è stato possibile in quanto, come indicato dalla Regione a tutte le ATO provinciali in una nota, i contratti in essere sono fatti salvi ed in ogni caso si attende un intervento del legislatore nazionale che modifichi il metodo tariffario per dare applicazione omogenea agli esiti del referendum. E' necessario tuttavia sottolineare, a scanso di equivoci e in quanto valido anche per il futuro, che l'abbassamento non si sarebbe tradotto in una diminuzione del 7% dell'importo della bolletta, ma soltanto della quota che riguarda i nuovi investimenti, che ragionevolmente potrebbe tradursi in un decremento nettamente inferiore all’1% nel singolo anno successivo all’entrata in vigore”.

“Per l'anno 2012 si è dunque approvato un aumento medio fra tutte le categorie e sul territorio (che è ancora piuttosto disomogeneo, a differenza che nel campo rifiuti) del 2,1%, con importi variabili nei diversi bacini tariffari anche a seconda dei volumi d'acqua consumati – prosegue l'informativa -. Si sottolinea che, anche per il prossimo anno, vengono confermati i fondi a disposizione dei Comuni per aiutare le famiglie disagiate e l'erogazione gratuita di una quota minima vitale di acqua per bere anche a chi venisse chiuso la fornitura per morosità”.

“In un momento economico come quello attuale, come evidenziato dalle parti sociali, i sindaci avrebbero preferito certamente poter evitare qualsiasi impatto sui cittadini, ma purtroppo la pianificazione tariffaria richiedeva adeguamenti per il prossimo anno”, sottolinea la Provincia.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dal primo gennaio stangata su acqua e immondizia

RavennaToday è in caricamento