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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Porto, si discute la rimodulazione del Progetto Hub. Di Marco: "Non ho più soluzioni"

"La Rimodulazione è una soluzione che considero addirittura migliore della precedente versione del Progettone", evidenzia Di Marco

Il Comitato Portuale si è riunito mercoledì per discutere dell’ipotesi di Rimodulazione del Progetto “Hub Portuale di Ravenna”. "E' stata una giornata molto importante per il futuro del Porto di Ravenna – commenta il presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco - perché abbiamo presentato un’ipotesi di Rimodulazione realizzabile anche in più fasi, studiata nei minimi particolari e che tiene conto degli eventi che abbiamo vissuto negli ultimi 6 mesi".

"La Rimodulazione è una soluzione che considero addirittura migliore della precedente versione del Progettone - evidenzia Di Marco -. Ho rappresentato al Comitato Portuale la necessità di procedere velocemente con la Rimodulazione per evitare di perdere non tanto il finanziamento CIPE quanto quello della Banca Europea degli Investimenti (BEI). Ho condiviso questa mattina con i componenti del Comitato Portuale, in cui erano rappresentate tutte le Istituzioni e tutte le categorie economiche, la necessità di un periodo di ulteriore confronto, che auspico non duri più di due/tre settimane,  per meglio comprendere gli argomenti trattati".

"Adesso tutto è nelle mani dei componenti del Comitato Portuale e io resto a disposizione per supportare la loro decisione che accetterò, qualunque essa sia, traendone, se del caso, le necessarie determinazioni - chiosa Di Marco -. Anche per il Progetto delle casse a mare siamo a disposizione di Comitato Portuale, Associazioni varie e Comitati di cittadini, per spiegarne i tempi e le modalità e vorrei rassicurare tutti che si tratta di una grande opportunità per Marina di Ravenna e per la città intera".

"Non ho più soluzioni da mettere sul tavolo ma se altri ne hanno di migliori, io continuerò ad essere nel mio ufficio, fino alla fine del mio mandato, pronto ad ascoltarle e, se del caso, a condividerle secondo il principio anglosassone dell’Open Door Policy with no bias - aggiunge il presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna -. Confermo anche la mia disponibilità per dare adeguata e trasparente informativa alla Commissione Ambiente ed Attività Produttive del Comune di Ravenna, il cui presidente da tempo mi ha chiesto un aggiornamento rispetto alla presentazione fatta in quella stessa sede nel 2012 e nel 2014; così come, ovviamente, ad ogni altro organismo istituzionale. Non abbiamo proprio nulla da nascondere né “sono in atto operazioni di camouflage in vista delle elezioni”, almeno da parte mia e quindi mi auguro sinceramente che il Porto di Ravenna non venga strumentalizzato per fini politici”.

IL PROGETTO - Nel corso della riunione, Di Marco ha spiegato, anche attraverso una nutrita serie di slide, "che l’intervento di Rimodulazione si rende necessario sia a seguito delle problematiche emerse in merito all’utilizzo di alcune aree (casse di colmata esistenti e aree logistiche) sia per l’avvio di procedimenti di indagine penale e, più in generale, per profili derivanti dalle previsioni pianificatorie vigenti". La soluzione di Rimodulazione, che può realizzarsi in una o più fasi, prevede l’utilizzo delle casse di colmate “sommerse”, da realizzarsi entro le dighe foranee, che rappresentano pre-condizione indispensabile alla realizzazione del Progetto “Hub  Portuale di Ravenna”.

A tale riguardo, l’Autorità Portuale redigerà insieme al Provveditorato delle Opere Pubbliche il Progetto Definitivo e darà poi corso ad una procedura di V.I.A. con il Ministero dell’Ambiente. Sono previsti anche la realizzazione di due casse di colmata provvisorie nelle aree portuali denominate Logistica 1 e 2 – Distripark, come previsto dal Piano Regolatore Portuale vigente; lo stralcio delle casse di colmata esistenti e previste come utilizzo nel Progetto Definitivo attualmente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ma non disponibili anche in ragione dei provvedimenti e delle indagini penali in corso; l’adeguamento/rifacimento di tutte le banchine in destra e sinistra Canale, non idonee ai nuovi fondali, e  il dragaggio a -13,50 m fino a Largo Trattaroli ed a -12,50 fino alle Darsene San Vitale. 

Della Rimodulazione fanno parte anche il posticipo della realizzazione sia del nuovo terminal container, rinviato ad una seconda fase, in presenza della disponibilità dell’area Trattaroli, attualmente sequestrata, della presentazione del relativo business plan da parte dei terminalisti privati interessati e del reperimento di adeguato finanziamento pubblico supplementare (ad oggi stimato in circa 47 milioni di euro ), sia della piattaforma logistica portuale, alla quale piattaforma si darà corso solo a seguito degli esiti di una attività concertata con le Istituzioni territoriali competenti, volta alla puntuale verifica delle problematiche esistenti e alla definizione delle linee di sviluppo pianificatorio del sistema logistico-portuale anche in attuazione delle azioni individuate dal Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica.

"L’Autorità Portuale - conclude Di Marco - è comunque consapevole che l’effettivo perseguimento degli interessi pubblici primari connessi alla realizzazione di un adeguato sistema logistico-portuale  (nei termini previsti da tutti gli strumenti programmatori regionali e locali), in grado di assegnare a Ravenna un ruolo strategico nell’ambito dell’attuazione dei Corridoi Adriatico-Baltico e Mediterraneo, appartenenti alla TEN-T Network dell’Unione Europea, non può prescindere dall’avvio di una fase di concertazione tra tutte le Istituzioni territoriali competenti volta alla puntuale verifica delle problematiche emerse in ordine agli strumenti pianificatori locali e alla definizione delle linee di sviluppo del sistema logistico-portuale. Ciò anche al fine di raccordare la rimodulazione del progetto “Hub” con gli adempimenti procedimentali previsti per l’approvazione da parte del Cipe".

MATTEUCCI - "Su tale proposta non si è aperta una discussione formale o di merito - ha affermato il sindaco Fabrizio Matteucci -. L'ipotesi progettuale richiede approfondimenti tecnici assolutamente indispensabili: a questo scopo si è svolta la prima riunione tecnica coordinata dal Regione con gli Enti Locali e Autorità Portuale, come deciso nella riunione di venerdì scorso in Regione. Il 10 novembre si terrà a Roma la riunione con il Ministro Delrio. Il Comune di Ravenna darà vita a un ciclo di incontri con il tavolo dell'imprenditoria e con le comunità locali interessate a queste ipotesi progettuali che ad oggi tali sono. Sarà anche l'occasione per avanzare da parte nostra proposte di modifica a parti della bozza di delibera depositata questa mattina che fin da ora appaiono non convincenti. Quello degli escavi è un obbiettivo irrinunciabile: per portarlo a compimento ci vuole la ricostruzione di un clima di dialogo e collaborazione e una conduzione determinata ma più lineare".

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