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Sabato "Porte aperte in cooperativa"

Sabato, dalle 9 alle 18, diverse cooperative della provincia, aderenti alle tre centrali, apriranno le loro porte a tutti i visitatori interessati a conoscerne le strutture

«L’adesione ad una cooperativa deve essere volontaria e non oggetto di restrizioni artificiose, né di discriminazioni sociali, politiche, razziali o religiose»: così recita il primo dei sette principi alla base del movimento cooperativo che sarà il protagonista dell’evento organizzato dall’Alleanza delle cooperative provinciale in programma sabato.

Anche questa iniziativa fa parte del cartellone di eventi promossi ed organizzati dalle tre centrali cooperative ravennati, Agci, Confcooperative e Legacoop, in occasione del 2012 Anno internazionale delle cooperative. «L’Onu ha dedicato questo 2012 alle cooperative perché ‘contribuiscono a creare un mondo migliore’ - spiega Raffaele Gordini, presidente di Confcooperative e coordinatore dell’Alleanza -. Per promuovere al meglio questa forma d’impresa abbiamo organizzato differenti iniziative sul territorio ispirate ai 7 principi alla base del movimento cooperativo».

Sabato, dalle 9 alle 18, diverse cooperative della provincia, aderenti alle tre centrali, apriranno le loro porte a tutti i visitatori interessati a conoscerne le strutture, i dirigenti e gli addetti che ne fanno parte e ad usufruire delle iniziative e dei servizi che ciascuna cooperativa ha programmato per quella giornata.

«Il principio dell’adesione libera e volontaria, anche detto ‘della porta aperta’ - aggiunge Elio Gasperoni, presidente di Legacoop -, fa trasparire il senso di libertà e di lungimiranza che ispirano le imprese cooperative. Libertà perché chiunque condivida i principi dell’impresa può chiedere di farne parte e di lungimiranza perché fa capire come il bene della cooperativa sia anteposto al personale tornaconto».

L’obiettivo di questo open day della cooperazione è però anche un altro: «Con questa iniziativa - conclude Pino Morgagni, presidente di Agci - intendiamo dare la possibilità alle nostre cooperative di mostrare in maniera trasparente e diretta non solo il lavoro che svolgono quotidianamente, ma anche l’etica che li ispira, dimostrando che un’altra forma d’impresa, che non insegua esclusivamente il mero profitto, possa esistere ed occupare un posto rilevante nelle economie delle territorio».
 

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