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"Sblocca Cervia", le perplessità della Cgil: "Chiediamo concretezza ed equità"

“Ci auguriamo che dopo l’exploit mediatico del sindaco - commentano il segretario provinciale della Cgil Costantino Ricci e Marinella Melandri della segreteria confederale - ci siano le condizioni per definire scelte di bilancio all’insegna dell’equità e della concretezza"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Apprendiamo dalla stampa dell’ambizioso progetto, del sindaco di Cervia, denominato “Sblocca Cervia”. L’annuncio avviene pochi giorni dopo il primo incontro tra organizzazioni sindacali e amministrazione comunale, sul bilancio di previsione 2015, durante il quale sono state fornite dal Comune solo indicazioni sommarie, che non hanno consentito di avviare un serio confronto di merito.

“Ci auguriamo che dopo l’exploit mediatico del sindaco - commentano il segretario provinciale della Cgil Costantino Ricci e Marinella Melandri della segreteria confederale - ci siano le condizioni per definire scelte di bilancio all’insegna dell’equità e della concretezza che vadano oltre alla politica degli annunci. Per la Cgil non è sufficiente affermare che la pressione fiscale rimarrà invariata: è necessaria una rimodulazione della tassazione sulla prima casa. La manovra del Comune di Cervia del 2014 ha pesantemente danneggiato i cittadini e le famiglie proprietarie di abitazione di basso valore, favorendo invece quelle con rendita catastale più elevata.

E’ necessario introdurre elementi concreti di contrasto all’evasione fiscale e di restituzione dell’addizionale Irpef per i redditi da lavoro dipendente e da pensione più bassi. Sulla tassa di soggiorno sarebbe servito più coraggio anticipandola al 2015, per destinare i proventi a un piano di rilancio e di riqualificazione finalizzato a sostenere la vocazione turistica del territorio. Per la Cgil il rilancio degli investimenti è prioritario, non solo per il futuro della località ma anche per innescare processi virtuosi in termini occupazionali. Ci auguriamo di poter verificare, al più presto, che si passi dagli annunci ai fatti e che veramente si vogliano contrastare gli effetti depressivi e di iniquità indotti dalla legge di stabilità varata dal Governo”.

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