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Grande distribuzione e rinnovo contratti: venerdì e sabato di mobilitazioni

Le iniziative sul territorio provinciale prevedono tre presidi nella mattinata di sabato, dalle 9 alle 11, davanti agli Ipercoop Esp di Ravenna, Maioliche di Faenza e Ipercoop di Lugo

Sabato (venerdì per chi lavora dal lunedì al venerdì) si terrà la prima delle due giornate di mobilitazione e sciopero “Fuori tutti”, proclamate da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, per i rinnovi dei contratti nazionali di lavoro per i dipendenti della grande distribuzione sia privata che cooperativa, e per il rinnovo del contratto nazionale del commercio di Confesercenti. Le iniziative sul territorio provinciale prevedono tre presidi nella mattinata di sabato, dalle 9 alle 11, davanti agli Ipercoop Esp di Ravenna, Maioliche di Faenza e Ipercoop di Lugo.

"I contratti nazionali sono scaduti da quasi due anni - esordiscono i sindacati -. Le trattative, pur avendo seguito percorsi diversi, a oggi purtroppo hanno un unico risultato: il mancato rinnovo del contratto nazionale. Il negoziato, finalizzato alla definizione di un contratto collettivo nazionale di lavoro per la grande distribuzione organizzata (Gdo), si protrae da ormai due anni e continua a scontare posizioni di assoluta rigidità e un atteggiamento dilatorio da parte di Federdistribuzione.  Federdistribuzione inoltre, nonostante il recente rinnovo contrattuale sottoscritto da Filcams, Fisascat e UILTuCS con Confcommercio lo scorso 30 marzo, continua a dichiarare indisponibilità rispetto all’erogazione degli aumenti previsti, con la conseguenza che l’ultimo incremento salariale corrisposto ai lavoratori risale a ottobre del 2013".

Diversi i punti sui quali i sindacati hanno espresso la loro contrarietà durante la trattativa della distribuzione cooperativa: "Riduzione delle maggiorazioni domenicali, del notturno, dello straordinario e del supplementare; aumento del divisore orario; eliminazione della retribuzione dei primi tre giorni di assenza per malattia; condizioni retributive e normative inferiori per i nuovi assunti; ridefinizione del sistema di classificazione e l’introduzione di un capitolo sul Sud, che consenta di derogare al contratto nazionale; ulteriori interventi sul capitolo cooperative minori".

"Infine, con Confesercenti la trattativa non è mai decollata - affermano i sindacati -. La stessa associazione che aveva sempre sottoscritto un contratto nazionale “gemello” di quello sottoscritto da Confcommercio - nonostante il rinnovo di quest'ultimo avvenuto il 30 marzo scorso - non si è ancora resa disponibile a un accordo per il rinnovo, creando in tal modo disparità di trattamento per i lavoratori dipendenti delle aziende loro associate, rispetto ai lavoratori dipendenti delle aziende associate a Confcommercio. Siamo di fronte a situazioni non più tollerabili che hanno portato i sindacati alla proclamazione di due giornate di sciopero, sabato e sabato 19 dicembre (il venerdì 6 novembre e venerdì 18 dicembre per coloro che lavorano dal lunedì al venerdì) a sostegno dei rinnovi contrattuali, in difesa di diritti e salario. Sono circa 150mila i lavoratori interessati nella nostra regione; di questi oltre 10mila riguardano il territorio ravennate. Sabato sono previsti presidi in tutte le province".
 

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