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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Eni, il cane a sei zampe cambia volto: sciopero nazionale a Roma

I segretari generali Filctem, Femca e Uiltec, rispettivamente Emilio Miceli, Angelo Colombini e Paolo Pirani, si dicono "contrari alla strategia di Eni"

Le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil proclamano lo sciopero delle aziende del Gruppo Eni e della Saipem di
8 ore per la giornata del 19 febbraio, con manifestazione nazionale a Roma "per contrastare la prospettiva di un forte ridimensionamento del Gruppo in Italia e per favorire una politica industriale del Gruppo e rilanciare il ruolo di Saipem nel mercato energetico e infrastrutturale".

I segretari generali Filctem, Femca e Uiltec, rispettivamente Emilio Miceli, Angelo Colombini e Paolo Pirani, si dicono "contrari alla strategia di Eni di consolidare ed estendere la propria attività fuori dall'Italia e ridimensionare il perimetro delle attività domestiche: il disegno di Eni resta sostanzialmente quello prospettato dai vertici del Gruppo nel 2014-2015: dismissione della chimica e di Gela, progressiva riduzione della capacità di raffinazione, cessione di Saipem e di Gas & Power. In questo modo  Eni presenta interamente  il conto della caduta del prezzo del petrolio al proprio paese,incoraggiato anche dal tumultuoso e contraddittorio dibattito sulle trivellazioni. Abbiamo recentemente illustrato al ministro dello Sviluppo Economico  le ragioni per le quali contrastiamo la cessione del 70% di Versalis al Fondo SK Capital".

"Si tratta - chiariscono di un Fondo che non ha la forza necessaria per sostenere l'acquisizione di Versalis che rischia di venire indebitata e spezzettata, chiudendo una pagina importante, un pezzo di storia della chimica e dell'industria di questo paese. Attendiamo una nuova convocazione del ministro e ribadiamo la necessità di garantire, attraverso la partecipazione del Fondo investimenti di Cassa Depositi e Prestiti, una forte presenza italiana in Versalis. La chimica ha una redditività di medio e lungo periodo e ha bisogno di investimenti e ammodernamenti: un Fondo delle dimensioni e delle caratteristiche di SK Capital non può garantire la prosecuzione della chimica italiana. Per queste ragioni continueremo con la mobilitazione ed abbiamo indetto uno sciopero generale di tutto il Gruppo per il 19 febbraio con manifestazione nazionale a Roma. Vogliamo ancora una volta segnalare l'ansia e la preoccupazione di migliaia di lavoratori che rischiano il posto di lavoro e la necessità di far crescere il paese attraverso l'innovazione e lo sviluppo delle attività produttive”.

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