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Scuola, 90 assunzioni di insegnanti nel ravennate. Sindacati inferiociti: "Non basta"

"E la montagna partorì il topolino - esordisce una nota della Flc Cgil di Ravenna - Parlare di delusione è davvero un eufemismo"

“E la montagna partorì il topolino – esordisce una nota della Flc Cgil di Ravenna - Parlare di delusione è davvero un eufemismo. La lettura della bozza di contingente delle immissioni in ruolo ispira grande sconforto ma anche tanta rabbia. Dovevamo attendere il 20 agosto per concepire un piano di assunzioni di questa portata? L’applicazione congiunta delle “riforme” Gelmini, che hanno depauperato miseramente la scuola pubblica, e Fornero, che, di fatto, blocca il turn over anche nella scuola, stanno dando risultati devastanti”.

I sindacati commentano così la notizia che arriva dal ministero della Pubblica istruzione sull'assunzione di nuovi docenti: “Infatti non arrivano nemmeno a 200 i posti docente vacanti in organico di diritto e, come se non bastasse, di questi nemmeno la metà sarà coperta
dalle immissioni in ruolo. Nella nostra provincia i primi dati, ancora ufficiosi, prevedono per la scuola dell'infanzia 11 ruoli su 24 disponibilità, per scuola primaria 24 ruoli su 55 disponibilità, per la scuola secondaria di  1° grado 23 ruoli su 61 disponibilità e per la secondaria 2° grado 29 ruoli su 59 disponibilità Il sostegnovedrà 3 ruoli su 6 disponibilità. Solo 90 ruoli docenti su 195 disponibilità; una vera doccia fredda a poco più di una settimana dall’avvio dell’anno scolastico”, afferma il sindacato.

“Se la situazione è assolutamente deludente per quanto riguarda la stabilizzazione dei docenti si può definire vergognosa in merito al personale ATA il quale, ancora una volta, viene totalmente dimenticato. Infatti, a fronte di 48 posti vacanti, nessuna assunzione in ruolo è stata autorizzata. Ancora una volta questo personale viene fortemente discriminato mentre si aumentano a dismisura i carichi di lavoro e e si sminuisce l'importanza dell'organizzazione a supporto della didattica. Tutt'altro che rosea è poi la situazione delle dirigenze scolastiche. - continua la nota della Cgil - Nella nostra provincia sono ben 10 le scuole che non avranno un proprio dirigente, e tra queste anche due istituti dimensionati del comune di Ravenna”.

“Non possiamo accontentarci di questa miseria. Le buone intenzioni del Ministro non ci bastano più. Occorre cominciare ad investire davvero nella scuola pubblica per attuare l’organico funzionale docente e ATA come primo passo per rimettere al centro la qualità della didattica e stabilizzare quasi 100.000 precari che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole.
Il ministro non perda l’occasione del Decreto D’Alia sulla pubblica amministrazione per restituire fiducia al mondo della scuola e offrire un futuro migliore ai giovani e ridare qualità all’offerta formativa. Ma, nel frattempo, si facciano le assunzioni in ruolo su tutti i posti disponibili”, questo l'appello.

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