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Economia Faenza

Il “Savignone” dei Poderi Morini al “Simposio mondiale del vino” di Firenze

Il “Savignone” dei Poderi Morini, dunque, verrà scoperto dai 304 opinion leader del settore vino provenienti da 28 Paesi diversi, che saranno nel capoluogo toscano grazie alla collaborazione con l’Istituto Grandi Marchi

I guru mondiali del vino si danno appuntamento, per la prima volta in Italia, a Firenze da giovedì a domenica per l’ottava edizione del “Simposio mondiale del vino” dell’Institute of Masters of Wine, evento che si svolge ogni 4 anni in giro per il Mondo. A rappresentare la Romagna enologica ci sarà Poderi Morini. Un vino dell’azienda di Faenza, il “Savignone”, è stato infatti selezionato per la degustazione “Discovering New Italy”.

«Siamo veramente entusiasti del fatto che un nostro vino sia stato selezionato per quello che viene considerato uno degli eventi enologici più importanti e significativi a livello mondiale – sottolinea Alessandro Morini, titolare dell’Azienda – La nostra soddisfazione è anche amplificata dal fatto che sia stato scelto un nostro autoctono come il “Savignone”, ottenuto in purezza dal Centesimino, conosciuto anche come Savignon Rosso: un vitigno veramente incredibile che ha un aroma varietale intensissimo e complesso, unico nella gamma delle cultivar a bacca rossa. Noi dei Poderi Morini siamo stati fra i primi a credere in questa varietà e a investirci mettendoci tanta passione e sperimentandone differenti possibilità. Già nel 2001, anno di avvio del progetto, abbiamo prodotto il “Traicolli” (Centesimino affinato per circa 14 mesi nei tonneaux di rovere) e il Rubacuori (Centesiminio passito da uve stramature, con 12 mesi di affinamento in barriques). Poi in quegli anni abbiamo avuto la fortuna di conoscere il maestro Luigi Veronelli  che ci diede il consiglio di produrre il “Savignone”, il Centesimino vinificato in acciaio, senza alcuna elevazione in legno, affinché gli aromi varietali potessero esprimersi in tutta la loro inconfondibile fragranza. Nel 2008 è poi anche arrivata la versione spumante rosè con il “Morosè”».

Il “Savignone” dei Poderi Morini, dunque, verrà scoperto dai 304 opinion leader del settore vino provenienti da 28 Paesi diversi, che saranno nel capoluogo toscano grazie alla collaborazione con l’Istituto Grandi Marchi (www.istitutograndimarchi.it/), che riunisce 19 delle aziende più rappresentative dell’enologia made in Italy (Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Ca’ del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi), che insieme raggiungono i 500 milioni di euro di cui il 60% realizzato all’estero, con un’incidenza del 6,5% sul valore complessivo dell’export nazionale.

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