Ortofrutta, Pederzoli (Coldiretti): "Grave lo stop agli aiuti dall'Europa contro l'embargo russo"

“Lo stop agli aiuti per l’ortofrutta frenata dall’embargo russo colpisce duramente l’Emilia Romagna e la nostra provincia che è leader in Europa nella produzione di ortofrutta, al centro di una crisi senza precedenti. Se il blocco dei finanziamenti per evitare frodi, dimostra l’attenzione alla corretta destinazione delle risorse pubbliche, la decisione Ue non deve però rallentare l’intervento arrivato già molto in ritardo e, soprattutto, deve essere l’occasione di rivedere la congruità degli stanziamenti”. Così il presidente di Coldiretti Ravenna Massimiliano Pederzoli, commenta l’improvvisa decisione della Commissione europea di sospendere l’intervento straordinario di 125 milioni di euro destinati a sostenere i produttori ortofrutticoli colpiti dall’embargo russo a ritorsione delle sanzioni europee per gli scontri in Ucraina.

"L’intenzione della Commissione e di progettare entro pochi giorni un sistema più mirato a causa di un aumento sproporzionato di richieste di aiuto per alcuni prodotti. I produttori polacchi – spiega Coldiretti – avrebbero infatti presentato richieste per l'87% dei fondi destinati a sostenere tutti i produttori comunitari di ortofrutta deperibile (con percentuali superiori al 400% delle esportazioni UE in Russia per alcuni prodotti), poiché le indennità di ritiro previste risultano molto interessanti in situazioni con costi di produzione più bassi".

"Si tratta della dimostrazione che – sottolinea la Coldiretti - è profondamente sbagliato non tenere conto delle diverse situazioni produttive tra i diversi Paesi nella definizione di misure di sostegno che risultano a questo punto particolarmente importanti e urgenti per l’Italia". Secondo Pederzoli “è fondamentale cogliere questa occasione per rivedere l’impianto di un provvedimento, che si è rivelato inadeguato”. Per Coldiretti occorre aumentare gli importi e rivedere la lista dei prodotti destinatari dell’intervento per evitare che produzioni importanti vengano escluse”.

"L’ortofrutta - ricorda Pederzoli - è il settore produttivo del Made in Italy più colpito dall’embargo con le esportazioni che avevano raggiunto i 72 milioni di euro nel 2013 senza dimenticare i danni indiretti provocati dal rischio di invasione sul territorio nazionale di prodotti di altri Paesi che non possono trovare più uno sbocco in Russia”. Complessivamente il danno diretto per l’Italia è stimato in circa 200 milioni di euro all’anno e riguarda oltre all’ortofrutta il blocco delle esportazioni delle carni per 61 milioni di euro e di latte, formaggi e derivati per 45 milioni di euro.