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Tari, gli imprenditori: "Stangata per le aziende con il saldo di giugno"

Per il Tavolo Provinciale delle Associazioni Imprenditoriali di Ravenna, "con l’introduzione della Tari, il sistema delle Imprese ha registrato aumenti rilevanti, che in alcuni casi hanno superato abbondantemente il 50%".

"Nonostante le continue rassicurazioni, molte aziende non potranno avvalersi degli sgravi per la coproduzione di rifiuti speciali. Aumenti anche del 100% rispetto al 2013". E' quanto osserva il Tavolo Provinciale delle Associazioni Imprenditoriali di Ravenna, "con l’introduzione della Tari, la nuova tassa sui rifiuti che si paga in base alla metratura di capannoni e aree scoperte, il sistema delle Imprese ha registrato aumenti rilevanti, che in alcuni casi hanno superato abbondantemente il 50%".

"Nel corso dei molteplici incontri svoltisi lo scorso anno, ci era stato assicurato che tutti i produttori di rifiuti speciali (rifiuti che non possono essere conferiti nei cassonetti e per i quali, quindi, le imprese pagano direttamente lo smaltimento) avrebbero mantenuto inalterata l’opportunità di ottenere gli sgravi consentiti negli anni precedenti con la tariffa rifiuti - chiosano gli imprenditori -. Ci era stata inoltre assicurata la modifica del Regolamento allo scopo di semplificare l’accesso a tali sgravi, evitando l’inutile iter burocratico da ripetersi tutti gli anni. Anche a seguito di queste rassicurazioni, alcuni mesi fa il Tavolo vi ha inviato formalmente le proprie Osservazioni nelle quali questi punti e la necessità di rivedere l'equilibrio tra domestico e non domestico affinché le categorie con tariffa e/o gettito più alti possano vedere una sensibile diminuzione del costo annuo erano definiti come prioritari".

"Con rammarico riscontriamo invece che, dalla risposta ricevuta lo scorso 14 aprile dall’Assessore Provinciale Roncuzzi, nei fatti nulla è cambiato - proseguono -. Le aziende che nello svolgimento della propria attività producono rifiuti speciali tra le quali falegnamerie, idraulici, elettricisti, vetrai, produttori di calzature, produttori di materiali plastici , non avranno più gli sgravi, che in precedenza oscillavano dall’11 al 39%. Quindi, in breve, tutte queste imprese oltre a pagare direttamente lo smaltimento dei rifiuti speciali, dovranno pagare per intero anche la Tari; aumenti che si andranno ad aggiungere a quelli già previsti. Per quanto riguarda il Piano d’Ambito dei rifiuti, sollecitiamo Provincia e Comuni a valutare con attenzione la proposta inviata dallo scrivente lo scorso marzo e per la quale non abbiamo ancora avuto risposta alcuna. Per tutto quanto sopra esposto, chiediamo con urgenza un incontro prima dell’approvazione dei Bilanci dei Comuni, termine ultimo per poter modificare le norme regolamentari".

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