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Economia

Tre milioni dalla Cassa di risparmio per sanità, istruzione, arte e indigenti

Nel 2017 la Fondazione ha finanziato 209 progetti, ben 129 in campo sociale, sanitario e per il volontariato

E’ stato approvato il bilancio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna relativo all’esercizio 2017, dal quale emerge il crescente impulso a iniziative di socialità, per far fronte alle nuove emergenze sociali e ai bisogni delle categorie più in difficoltà. Nel 2017 la Fondazione ha finanziato 209 progetti, ben 129 in campo sociale, sanitario e per il volontariato e, compresi gli accantonamenti di legge a favore del Fondo per il Volontariato e la partecipazione al Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, ha erogato 3.285.560 euro.

"Con gli interventi realizzati in questi anni – ha dichiarato il Presidente Ernesto Giuseppe Alfieri – nei vari campi della promozione sociale, educativa e culturale, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha incrementato le buone pratiche di educazione alla legalità e ai valori della convivenza civile e ha aggiunto con la sua azione un “valore” di alta civiltà per la crescita del nostro territorio”. Il bilancio per il 2017 ha perseguito, come richiesto dai nuovi accordi tra Acri e Ministero dell’Economia e delle Finanze, il consolidamento patrimoniale oltre a un costante processo di diversificazione del patrimonio stesso. La Fondazione riesce a confermare i suoi interventi grazie ai costanti dividendi, erogati continuativamente da 24 anni, rivenienti dalla partecipazione ne La Cassa di Ravenna spa.

La Fondazione nel 2017 ha erogato risorse economiche indispensabili per l’Università, per le strumentazioni socio-sanitarie, gli adeguamenti e supporti didattici delle scuole, per il turismo e l’arte e soprattutto per le categorie più svantaggiate e "invisibili" per la crisi. Nel 2017 sono inoltre proseguiti, affidati a imprese locali, i lavori per il restauro di Palazzo Guiccioli che ospiterà il Museo del poeta Lord George Byron e il Museo del Risorgimento. E’ stato anche incrementato l’utilizzo culturale e didattico del proprio complesso dei Chiostri Francescani con iniziative di carattere nazionale come il Festival “Dante2021” e le attività culturali promosse, tra gli altri, dall’Associazione Bancaria Italiana, come il Festival della Cultura Creativa e “Invito a Palazzo”. Nel settore della Salute Pubblica di rilievo gli interventi per la medicina preventiva e riabilitativa, in particolare, con l’acquisizione per l’Unità Operativa di Radiologia Vascolare per l’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna di innovativa strumentazione angiografica. 

Intensificati anche gli interventi per il settore Assistenza Anziani e categorie disagiate: tra le altre il sostegno alla benemerita Opera di S.Teresa, all’attività della Mensa dei poveri di “San Rocco”, alle Aziende per i Servizi alla Persona della nostra provincia e il supporto fornito alla ricerca ed assistenza per la Sla. Buona accoglienza per il progetto di contribuzione sugli interessi su mutui ipotecari agevolati de La Cassa di Ravenna Spa e della Banca di Imola Spa, a favore delle giovani coppie per l’acquisto della prima abitazione. Per il settore del Volontariato, Filantropia e Beneficenza è proseguito l’impegno per l’integrazione sociale e lavorativa delle categorie maggiormente in difficoltà e la promozione della buona pratica sportiva, con appositi percorsi per le disabilità. Per l’Educazione e Istruzione strategico l’apporto che la Fondazione ha fornito, già da alcuni anni, a diversi plessi scolastici per ammodernare i supporti didattici. L'apporto dato alla Fondazione Flaminia per il sostegno al disegno strategico di sviluppo del Campus Universitario Ravennate, Polo dell’Ateneo Bolognese che accoglie oltre 3.500 studenti, ha garantito adeguate condizioni di studio e servizi. Il settore poi dell’Arte, Attività e Beni Culturali, rimane per la Fondazione area di grande rilievo: continuo è il sostegno a Istituzioni quali RavennAntica, la Fondazione Ravenna Manifestazioni, l'Istituzione Biblioteca Classense e la Fondazione Museo delle Ceramiche di Faenza.

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