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"Troppi morti sul lavoro nei porti": venerdì pomeriggio si fermano le attività in segno di lutto

Ha fatto molto discutere l'incidente mortale avvenuto giovedì presso la banchina Ilva di Taranto, in cui un lavoratore di 28 anni ha perso la vita mentre svolgeva operazioni di manutenzione a una gru

Nelle aree portuali si continuano a registrare vittime sul lavoro: ha fatto molto discutere l'incidente mortale avvenuto giovedì presso la banchina Ilva di Taranto, in cui un lavoratore di 28 anni ha perso la vita mentre svolgeva operazioni di manutenzione a una gru. "La situazione è fuori controllo e il nostro compito di sindacato non è certo quello di fare la conta dei lavoratori caduti sul lavoro - spiegano da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti territoriali - Unitamente alle segreterie nazionali, chiediamo per l’ennesima volta che il Parlamento e i Ministeri competenti si interessino e intervengano immediatamente su tale stato di cose approvando la normativa, già scritta, di aggiornamento del D.lgs 271 e 272 sulla sicurezza porti/marittimi e riportando le Autorità di Sistema portuale ad agire nell’interesse generale della sicurezza sul lavoro". In segno di lutto per il 28enne scomparso, venerdì pomeriggio alle 17.30 i porti italiani - compreso quello di Ravenna - eseguiranno un fermo contemporaneo e suoneranno sirene per cinque minuti.

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