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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Cervia

Turismo, Confesercenti lancia l'allarme: "Cervia ha bisogno di riqualificazione"

Si è svolto il Consiglio Direttivo di Confesercenti Cervia, che ha incontrato il sindaco Roberto Zoffoli e il vicesindaco Roberto Amaducci, i quali hanno presentato il bilancio preventivo del Comune di Cervia per l’anno 2013

Si è svolto il Consiglio Direttivo di Confesercenti Cervia, che ha incontrato il sindaco Roberto Zoffoli e il vicesindaco Roberto Amaducci, i quali hanno presentato il bilancio preventivo del Comune di Cervia per l’anno 2013. “Il patto di stabilità, così stringente nei confronti dei Comuni, sta mettendo in forte difficoltà la nostra città che, pur avendo in cassa oltre  22 milioni di euro per eseguire quelle necessarie ed improrogabili opere di manutenzione di cui abbiamo sempre più bisogno, è scandaloso che Comuni virtuosi come Cervia non possano neppure spendere ciò che hanno in cassa", afferma la presidente, Roberta Penso.

"Dopo l’estate dovremo intervenire sul problema - sottolinea Penso -. Al netto delle iniziative del Governo dobbiamo però sapere che le imprese e le famiglie non si possono permettere neanche un euro in più di tassazione. Dal punto di vista delle opere pubbliche, di arredo urbano e della manutenzione ordinaria, stiamo perdendo colpi e ci stiamo avvitando in una spirale di forte dequalificazione. Se vogliamo continuare ad essere competitivi con la nostra offerta turistica, che ovviamente comprende anche la gradevolezza del territorio, dovremo fare scelte, forse dolorose, ma sicuramente condivise con tutte le categorie economiche, nessuna esclusa.”

Continua il Direttore Andrea Casadei Della Chiesa: “Con questo scenario è stato intelligente non applicare la tassa di soggiorno, che continuiamo a considerare un messaggio anti-turistico per eccellenza. Respingiamo anche al mittente le provocazioni polemiche dell’Assessore Provinciale al Turismo di Rimini, che tenta di trasferire le debolezze del suo territorio su altre questioni, quando invece la verità è che il modello riminese, così massificato, ha ben altri problemi e quelle Amministrazioni hanno scaricato sugli albergatori un altro onere improduttivo e anti-turistico. Tra l’altro, se fosse stata introdotta la tassa di soggiorno anche a Cervia, con le attuali dinamiche dei prezzi e di concorrenza fra le imprese, avremmo avuto ancora una volta un onere sugli albergatori, che avrebbero dovuto in tanti casi farsi carico della tassa. Infatti, mai come quest’anno la concorrenza sul prezzo è così spietata".

Aggiunge Della Chiesa: "Abbiamo raccolto già tante lamentele di albergatori che vedono superare le loro offerte da colleghi con alberghi con un numero di stelle superiore che, con una politica aggressiva, a colpi di prezzi sempre più bassi, tentano di riempire le tante camere che ancora oggi scarseggiano di prenotazioni estive. Quindi bene hanno fatto il Sindaco Zoffoli e la Giunta a non ascoltare quelle sirene stonate che chiedevano di scaricare sulla sola categoria degli albergatori la raccolta di un gruzzolo. Dato che questa città vive e muove una monoeconomia, quale quella turistica, va decisamente ampliata la platea sulla quale raccogliere una somma per realizzare quegli investimenti non più prorogabili. Proprio ieri abbiamo portato nella nostra Assemblea Regionale queste considerazioni, affinché i Dirigenti dell’Associazione trasmettano al Governo la necessità di un radicale cambiamento nella politica finanziaria del nostro Paese.”

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