Uil sostiene Agnes e stoccaggio di CO2: "Favorevoli a progetti che sviluppano occupazione"
Il sindacato considera "sbagliata l’opposizione al progetto per l’impianto pilota per la captazione dell’anidride carbonica che Eni intende costruire a Ravenna"
In questi giorni sulla stampa locale prosegue un grande dibattito sul ruolo che Ravenna e il proprio sistema imprenditoriale e sociale può svolgere sul futuro green del nostro territorio e del paese più in generale. La Uil fin da subito si è schierata a favore del progetto “Agnes” di Saipem e Qint’x perché ritiene che rappresenti una opportunità da non perdere per la nostra città e per tutto il territorio ravennate. Il progetto offshore che comprende 65 pale eoliche posizionate oltre le 12 miglia oltre a fotovoltaico galleggiante e produzione di idrogeno verde, può rappresentare la svolta definitiva verso una transizione energetica dove le rinnovabili passano dalla carta a progetti effettivamente cantierabili, soprattutto se questo progetto dovesse rientrare, come auspichiamo, tra quelli finanziabili con i fondi derivanti dal PNRR. D’altra parte la Uil considera sbagliata l’opposizione al progetto per l’impianto pilota per la captazione dell’anidride carbonica (CO2) che Eni intende costruire a Ravenna.
Come Uil abbiamo apprezzato questo progetto fin dalla sua presentazione a giugno 2020 e auspichiamo che veda il coinvolgimento di tutte le realtà del polo chimico e non solo, in modo da contribuire maggiormente alla riduzione delle emissioni di CO2 e diminuire i costi delle aziende che la producono, onde evitare la inevitabile dispersione nell’aria e quindi un peggioramento ambientale. Ovviamente vanno garantite la stabilità strutturale dei depositi individuati e l’utilizzo delle più avanzate tecnologie di cattura/stoccaggio. Non possiamo far finta di non sapere che la riduzione delle emissioni di CO2 nell’industria pesante non può avvenire da un giorno all’altro con un colpo di bacchetta magica e quindi assieme alla captazione e riutilizzo dell’anidride carbonica vanno imposti impegni stringenti alle aziende per la riduzione della CO2 nei loro processi produttivi. La Uil di Ravenna ribadisce ancora una volta che è disponibile a supportare tutti i progetti che da un lato possono sviluppare occupazione stabile e di qualità e dall’altro contribuire ad una equilibrata transizione ecologica verso il futuro green che tutti auspichiamo.
Il segretario generale di Uil Ravenna Carlo Sama