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Un'ottima annata: la vendemmia 2020 tra le più belle di sempre per la Romagna

Le produzioni hanno subìto una discreta flessione rispetto al 2019, ma la qualità dei vini promette di sorprendere: l’annata 2020 si dispone a farsi ricordare fra le più belle di sempre per la Romagna

La vendemmia 2020 è stata fra le più belle di sempre per la Romagna, come spiega il Consorzio Vini di Romagna. Dopo un inverno mediamente freddo e discretamente piovoso in dicembre, la primavera 2020 ha visto un alternarsi di giorni di pioggia con forti gelate tra fine marzo e inizio aprile; di conseguenza, la differenziazione a fiore è stata non elevata e il germogliamento anticipato. Temperature basse fino a fine giugno, con il vero caldo che si è presentato solamente a fine luglio. Alla raccolta, mediamente anticipata soprattutto per i bianchi, si sono viste forti contrazioni delle produzioni (diversamente da quanto prometteva la primavera) dovute soprattutto alla siccità abbinata al forte vento di libeccio nell'ultima parte dell'estate.

La vendemmia 2020 è stata “buona e giusta”, con produzioni quantitativamente un po' scarse rispetto alla media ma con uve molto sane e di qualità ottima. I bianchi hanno sofferto per il grande caldo di agosto, che ha sviluppato un corredo aromatico leggermente sottotono. Fa eccezione l’Albana, che con la sua rusticità e acidità spiccata ha saputo resistere alle traversie. Per i vitigni rossi c’è stata una forte accelerata nella maturazione dei vinaccioli e dei tannini prima di arrivare alle gradazioni zuccherine desiderate, portando a raccogliere uve mature, senza appassimenti evidenti, ma solo qualche caso di lieve sovra maturazione. Le produzioni hanno subìto una discreta flessione rispetto al 2019, ma la qualità dei vini promette di sorprendere: l’annata 2020 si dispone a farsi ricordare fra le più belle di sempre per la Romagna.

Dati di produzione delle DO principali, riferite all'imbottigliato 2020

- Romagna Sangiovese DOC, la Denominazione più importante, con una superficie totale coltivata di 6235 ettari; prodotti 86.310 hl pari a 11,5 milioni di bottiglie, in leggero ridimensionamento rispetto all'ottima annata 2019;

Per il Romagna Sangiovese DOC MGA (Menzione Geografica Aggiuntiva, ai vertici della piramide della DO): prodotti 3.256 hl (il 4% della produzione romagnola), pari a 434.133 bottiglie, un dato significativo perché in forte crescita: sono richieste dal mercato, con uno spunto di prezzo significativo;

La produzione di Riserva supera di poco il milione di bottiglie, un dato stabile grazie all'affezione notevole che mantiene le vendite regolari di anno in anno; stesso discorso per la tipologia Superiore, che si attesta intorno ai 5 milioni di bottiglie;

- Romagna Albana DOCG: superficie coltivata 818 ettari, 5.673 hl pari a 756.400 bottiglie (di cui 230 mila di Albana dolce e 450 mila in versione secca, in crescita). Il Passito continua ad essere estremamente apprezzato anche all'estero;

-Romagna Trebbiano DOC, superficie totale coltivata 14170 ettari, 8.678 hl pari a 1,2 milioni di bottiglie.

Si segnala anche il dato del Rubicone IGT, che sfiora i 92 milioni di bottiglie, e gli ultimi arrivati lo scorso anno, Romagna DOC Spumante (bianco e rosato), con 292 mila bottiglie. C'è stata una flessione del 7,5% rispetto agli imbottigliamenti del 2019. Il prezzo dell'uva invece non ha subito contrazioni, grazie al contraccolpo economico positivo in estate, dato dalla tanta frequentazione di colline e cantine di piccoli produttori.

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