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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Una crisi senza fine: in provincia quasi 30mila disoccupati

Perdura il trend negativo per l’occupazione in provincia di Ravenna. A giugno 2013 i disoccupati sono saliti a 29.611 unità mentre nel giugno 2012 erano 27.163, e nel giugno del 2011 erano 24.6

Perdura  il trend negativo per l’occupazione in provincia di Ravenna. A giugno 2013 i disoccupati sono saliti a 29.611 unità mentre nel giugno 2012 erano 27.163, e nel giugno del  2011 erano 24.628 “L’aumento dei disoccupati è stato di 2.448 unità nel 2012, mentre se confrontiamo con il 2011 sempre il mese giugno l’aumento risulta essere di 4.983 disoccupati - commenta Idilio Galeotti, segretario del Nidil Cgil della provincia di Ravenna –. Non solo non ci troviamo fuori dal tunnel della crisi come spesso enunciato dai vari governi che si sono succeduti in questi anni, ma le difficoltà per chi cerca lavoro nella nostra provincia aumentano. Soprattutto non si intravedono sbocchi di uscita da questa che oramai viene considerata da tutti gli economisti come la crisi più complessa e difficile degli ultimi 60 anni".

"A questo si aggiunge una situazione difficile per chi lavora, in quanto i lavori sempre più precari e la mancanza di diritti inducono a uno stato di incertezza e problematicità tanti cittadini nella nostra realtà. Sono tanti i giovani, spesso donne, ma anche persone con oltre 45 anni che hanno perso il lavoro che si rivolgono allo Sportello Orientamento al Lavoro della Cgil in cerca di lavoro e che continuano a non trovare risposte concrete occupazionali malgrado molti di loro abbiano studi e competenze professionali”.

Al dato negativo sui disoccupati si aggiunge quello delle assunzioni,  da giugno 2013 a giugno 2012 le assunzioni sono state 108.569, mentre da giugno 2012 a giugno 2011 ci sono state 111.641 assunzioni, con un calo riferito all'anno precedente di 3.072 lavoratori assunti. (in questi dati occorre considerare che vista la precarizzazione del lavoro una persona  viene assunta più volte nell'arco dell'anno). Le 3.072 assunzioni in meno sono così distribuite: a Ravenna – 2113, a Lugo – 713, a Faenza – 244.

“Assistiamo a un calo sostanziale dei contratti a tempo determinato con un meno 14,2% - dice Galeotti -, dovuto in parte alla conclusione dei rapporti di lavoro intermittenti, per effetto del Decreto Fornero – n.92 del luglio 2012, in parte al fatto che non c'è effettivamente lavoro e non si attiva una vera politica di rilancio del sistema produttivo e occupazionale, sia a livello nazionale, ma anche nella nostra realtà territoriale”. Nei primi 6 mesi del 2013 le assunzioni sono state 60.484, mentre nel 2012 erano state 64.753 con un calo assunzioni di 4.269 unità e nel 2011 erano state 67.027 che in rapporto al 2013 equivale a meno 6.543 assunzioni.

“Questi dati dimostrano – dice Galeotti - che non si sta facendo nulla per il lavoro, si parla di nuove elezioni o di primarie, siamo perennemente in campagna elettorale, ma io avverto tanto smarrimento e preoccupazione nelle persone e spesso la sensazione di essere ignorati dal dibattito politico, credo che ora occorrano misure concrete, che vadano ad intervenire su chi sta sentendo maggiormente la crisi, parlo dei lavoratori e pensionati, ma sopratutto in questo caso di chi ha un lavoro precario o chi è disoccupato. Credo - conclude Galeotti  - che i dati riportati siano significativi e rappresentino più di tanti discorsi lo specchio vero della situazione in cui siamo e come Nidil Cgil di Ravenna continueremo nel denunciare questa situazione e a batterci per tutelare queste persone. Vogliamo dar voce alle tante  persone oggi in difficoltà. E lo facciamo continuando la  nostra attività sindacale con il  S.O.L (Sportello Orientamento al Lavoro) e  inviando ai nostri associati Cgil Informa rivista settimanale, via email di informazione sul lavoro e  ritiriamo il curriculum inserendolo nella nostra banca dati divisa per titolo di studio e esperienze lavorative. Inoltre come Nidil Cgil oltre a dare consigli sulle varie tipologie lavorative presenti sull’attuale mercato del lavoro, svolgiamo un supporto vertenziale e anche legale nel recupero di mensilità arretrate e sulla corretta applicazione contrattuale applicata sia a livello salariale, quanto a livello normativo e previdenziale”.

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