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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Via libera alla deroga Ue per la pesca delle vongole in Adriatico: "Un'ottima notizia per i pescatori"

E' arrivato l’atteso via libera dall’Unione europea alla proroga della deroga fino al 31 dicembre 2025, che consentirà all’Italia di pescare i molluschi con taglia a 22 millimetri, contro i 25 millimetri imposti nel resto d’Europa

Taglia minima delle vongole: è arrivato l’atteso via libera dall’Unione europea alla proroga della deroga fino al 31 dicembre 2025, che consentirà all’Italia di pescare i molluschi con taglia a 22 millimetri, contro i 25 millimetri imposti nel resto d’Europa. Il provvedimento entrerà in vigore il primo gennaio prossimo e avrà una durata di tre anni.

“Un’ottima notizia per tutti i pescatori delle flotte dei Consorzi di gestione molluschi di Ravenna e Rimini - è il commento dell’assessore all’Agricoltura e pesca Alessio Mammi -, che potranno continuare a svolgere il proprio lavoro nel rispetto delle regole. Un risultato importante e non scontato, ottenuto attraverso un lavoro di relazione svolto a Bruxelles dall’europarlamentare Pietro Bartolo, che mi ha informato, e da altri europarlamentari italiani, che ringrazio. La proroga alla pesca delle vongole in Adriatico è fondata su studi scientifici e dà una maggiore certezza alle imprese ittiche, salvaguardando il prodotto e l’intera economia delle marinerie e del mercato delle vongole italiano”.

Il regolamento Ue e l’Adriatico 

Il quadro regolatorio europeo per la pesca ha introdotto una taglia minima per la pesca delle vongole del genere Venus di cui fa parte la specie Chamelea Gallina, pescata dai due Consorzi di pesca presenti in Emilia-Romagna per una flotta complessiva di 54 imbarcazioni. Studi scientifici promossi dai Consorzi hanno evidenziato che nell’Adriatico settentrionale, per le mutate condizioni climatiche e ambientali, questa specie di vongola difficilmente raggiunge la taglia minima di pesca di 25 mm pur mantenendosi una popolazione abbondante di vongole di taglia inferiore. Gli stessi studi hanno infatti evidenziato che la fase riproduttiva, quella ritenuta critica ai fini della conservazione, viene raggiunta già con dimensioni di 16 e 17 mm mentre al di sopra dei 25 mm si assiste a diffuse morie.

Sulla base di questi studi l’Italia, fin dall’entrata in vigore della legislazione europea, ha chiesto alla Commissione europea una deroga per ridurre a 22 millimetri la soglia minima delle vongole pescate nelle acque territoriali italiane. La Commissione ha già concesso la deroga per due volte per i periodi 2017-2019 e 2020-2022 e, a fine 2022, ha presentato un nuovo atto per prorogarla di altri 3 anni (periodo 2023-2025). I parlamentari spagnoli hanno sempre espresso contrarietà a questa deroga ritenendola una forma di concorrenza sleale nei confronti dei pescatori iberici, ma nelle due precedenti occasioni non hanno presentato una opposizione formale all’atto delegato della Commissione. E anche per la deroga attuale non è stata presentata opposizione.

Proprio per un confronto sulla proposta di deroga alla soglia minima di pesca delle vongole in Adriatico e sulle regole che limitano l’impatto della pesca sugli ambienti marini, nei giorni scorsi a Bruxelles l’assessore Mammi ha incontrato gli europarlamentari della Commissione Pesca Pietro Bartolo e la portoghese Isabel Carvhalhais, capogruppo S&D.

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