L'allarme della Cgil: "Sempre più preoccupante la situazione alla Vibrocementi"

Fillea Cgil esprime la propria preoccupazione per "la grave situazione dei 18 lavoratori della società Vibrocementi di Villa Prati". Nel mese di luglio, ricorda il sindacalista Giovanni Mazzotti, "oltre al mancato pagamento di parecchie mensilità, con una direzione completamente latitante, i dipendenti una mattina, trovarono i cancelli chiusi con catene e lucchetti senza aver ricevuto alcuna comunicazione. Dopo due mesi la situazione non solo non è migliorata, anzi ha visto altri episodi che fanno presagire il peggio".

"Nei giorni scorsi, infatti, sono stati portati via diversi macchinari, computer, documenti, attrezzature da lavoro, materiali vari utili alla
produzione, senza poi considerare tutti i mezzi di trasporto che erano già stati venduti e portati via diversi mesi fa - prosegue Mazzotti -. A seguito di questi ulteriori fatti che non fanno presagire nulla di buono, la Fillea Cgil assieme a tutti i lavoratori, oltre ad esprimere ancor più preoccupazione per quanto sta accadendo, intende denunciare questa situazione a tutti gli organi competenti e ispettivi, perché a nostro avviso è ipotizzabile che il progetto di questa società sia solamente quello di svuotare, come di fatto sta facendo, tutti i beni dell'azienda depauperando tutto il patrimonio esistente".

"La domanda naturale che facciamo è se a qualcuno convenga più il fallimento dell'attività, piuttosto che la continuità e il rilancio della realtà di Villa Prati, e stia facendo di tutto perché questo avvenga - conclude il sindicalista della Fillea-Cgil -. Questa situazione è insostenibile e per queste ragioni le istituzioni locali e tutti gli organi preposti devono farsi carico della problematica, intervenire e controllare che non vi siano illeciti o danni. Come spesso accade, non deve succedere che a pagare siano solo i lavoratori".