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Il vino romagnolo spopola all'estero: balzo dell'export per Caviro

"La crescita del 12% del fatturato estero della Capogruppo dimostra l’ottima accettazione dei nostri prodotti", ha sottolineato il presidente del Gruppo Caviro Carlo Dalmonte

L'assemblea dei soci di Caviro ha approvato il bilancio 2016 che presenta ricavi a 304 milioni di euro, in aumento rispetto al 2015, nonostante la flessione dei prezzi di molti settori del mercato: mosti in Italia, alcool e acido tartarico a livello mondiale. "Nel 2016 abbiamo indirizzato i nostri sforzi ad una maggiore remunerazione dei soci per consentire loro di affrontare futuri investimenti che l’evoluzione del settore richiede - ha sottolineato il presidente del Gruppo Caviro Carlo Dalmonte -. La crescita del 12% del fatturato estero della Capogruppo dimostra l’ottima accettazione dei nostri prodotti. Affronteremo il 2017 con una base sociale ancora più solida ed estesa, grazie agli ultimi due ingressi nella categoria soci speciali che portano a 34 il numero delle cantine della filiera del Gruppo. Siamo, invece, preoccupati dell’incertezza normativa che ci ha visti penalizzati sui ricavi legati al settore energetico".

Il Gruppo ha conseguito nel 2016 un valore aggiunto di 43 milioni di euro. L'Ebitda (Margine Operativo Lordo) registrato nel 2016 è stato di 17 milioni di euro al netto della liquidazione straordinaria del vino dei soci, che rappresenta il 90% del totale. Il risultato di esercizio è di 1,3 milioni di euro, prosegue il rafforzamento patrimoniale con i mezzi propri del Gruppo che raggiungono quota 91 milioni di euro mentre la Posizione Finanziaria Netta è di 56 milioni di euro. "Nonostante il calo dei consumi domestici di vino, sono cresciute le quote di mercato dei nostri marchi principali - sostiene il direttore generale del Gruppo, Sergio Dagnino. La crescita dell’export al 32% è in linea con l’obiettivo del 40% al 2020. Siamo confidenti che anche il 2017 sia un anno con crescita a doppia cifra per le nostre esportazioni, sia grazie alla qualità dell’ultima vendemmia sia a lanci di nuovi marchi che abbiamo programmato".

All’assemblea di Bilancio ha partecipato anche il deputato Paolo De Castro che ha sottolineato come la profonda incertezza dell'attuale quadro politico internazionale possa influire negativamente anche sull'andamento dei mercati esteri. In particolare, ha evidenziato l'europarlamentare, tra le incognite più grandi ci sono il terrorismo internazionale, le scelte politiche ed economiche del nuovo presidente degli Stati Uniti e, per quanto riguarda il panorama europeo, le elezioni francesi che - con un'eventuale seppur non probabile vittoria Le Pen - potrebbero optare per un'uscita dall'Unione Europea che, a differenza di quanto avvenuto per la Gran Bretagna, potrebbe avere effetti più pesanti sulle politiche economiche europee.

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