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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Volkswagen, i dipendenti della concessionaria Ghetti tornano a Verona

Lunedì i lavoratori della concessionaria Ghetti partono nuovamente alla volta della sede di Volkswagen Group a Verona. Questa volta saranno accompagnati oltre che dalle organizzazioni sindacali anche dagli enti locali

Lunedì i lavoratori della concessionaria Ghetti partono nuovamente alla volta della sede di Volkswagen Group a Verona. Questa volta saranno accompagnati oltre che dalle organizzazioni sindacali Filcms-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil anche dagli amministratori locali della provincia di Ravenna (il presidente della Provincia Gianni Casadio, l'assessore Massimo Cameliani del Comune di Ravenna, l'assessore Germano Savorani del Comune di Faenza e l'assessore Luca Coffari del Comune di Cervia".

Il 24 gennaio scorso, ricordano i sindacati, "i lavoratori si erano presentati davanti ai cancelli di Volkswagen Italia ed avevano dato vita ad un presidio per manifestare in maniera civile ma ferma le loro perplessità in merito alla vicenda della concessionaria Ghetti e per chiedere chiarimenti. Dopo essere stati ricevuti in delegazione da alcuni dirigenti della casa madre, hanno avuto ampia rassicurazione dell'impegno di Volkswagen a trovare una soluzione che potesse andare incontro alle esigenze di tutte le parti coinvolte con particolare riguardo dei lavoratori".

"Purtroppo - avvertono i sindacati - a distanza di quattro mesi da quel giorno nulla è successo se non il timido interessamento di una concessionaria emiliana che ha poi rinunciato improvvisamente alla trattativa, il tavolo di concertazione provinciale è riuscito con grandi sforzi a cercare un dialogo con tutte le parti coinvolte ma senza ottenere alcun risultato concreto soprattutto per le risposte troppo spesso evasive della casa madre".

Le organizzazioni sindacali di categoria della provincia di Ravenna, sottolineano, "intendono dare voce, con questo ennesimo tentativo, ai 96 lavoratori della concessionaria Ghetti che rischiano il loro posto di lavoro e vivono ormai da parecchi mesi l'incertezza di una condizione senza futuro. L'attuale discussione politica sul rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga è fonte di ulteriore preoccupazione in quanto, in caso non si reperiscano i fondi necessari, l'impatto sarebbe devastante per le famiglie dei lavoratori coinvolte".

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