Giornata Mondiale del Diritto al Gioco: grande festa al parco e incontri a tema
Dal 18 al 22 maggio arrivano a Ravenna tre iniziative sul tema del gioco e dell'inclusione sociale, presso la sala riunioni dell’ Assessorato alla Pubblica Istruzione, via Garatoni 1.
- Mercoledì 18 maggio 2016 dalle ore 17,00 alle 19,00 GIOCARE ALL’APERTO E INCLUSIONE SOCIALE, con Andrea Canevaro docente di Pedagogia Speciale UNIBO ed Enzo Lazzaro.
- Giovedì 19 maggio, INCLUSIONE, DIRITTI DEI BAMBINI/E E PARTECIPAZIONE il tavolo dei referenti delle associazioni locali (Dalla parte dei minori, La Ruota Magica, Zebra Gialla, Lucertola Ludens, Coop. La Pieve,Consorzio Selenia e Marinando) racconta ciò che si sta facendo nel territorio per promuovere diritti, inclusione, gioco e partecipazione.
- Domenica 22 maggio, dalle 15 alle 19 grande festa al Parco Mani Fiorite e in Via Eraclea per la Giornata Mondiale del Gioco.
Le due conferenze tenteranno di definire il problema e di identificare prassi e possibili strategie; l'inclusione sociale è un problema che ci riguarda da vicino, perché coinvolge il tema dell'accettazione altrui come della propria diversità, della cultura dell'accoglienza, ed un ottimo passo in avanti potrebbe essere quello di riuscire a parlare di persone e non di etichette o categorie che dividono abili e disabili, smantellando barriere culturali, stereotipi e paure verso la diversità, riconoscendo che realizzare qualcosa per i disabili porta il rischio di escludere gli abili. Fare qualcosa di buono e bello con le persone potrebbe essere una buona formula che implica la responsabilità reciproca della cura.
Va in questa direzione la scelta di coinvolgere bambini/e di alcune classi della scuola primaria in un percorso ludico-espressivo di attività e di confronto sulla questione "perché è così raro vedere giocare all'aperto persone con disabilità? E’ possibile giocare senza barriere a scuola come nel parco?
Riconoscendo loro il diritto e la legittimità di partecipare alle questioni che li riguardano e quindi di influenzare le decisioni degli adulti, si sono cercate risposte al problema, anche partendo dalle relazioni interpersonali con il/la proprio/a compagno/a di banco.
Per i bambini/e la questione dell'inclusione sociale significa accentuare la dimensione del diritto di cittadinanza: includere vuol dire offrire la possibilità di prendere parte anche alle decisioni.
Questi due incontri pubblici si inseriscono in un contesto più ampio, che è quello della Convenzione dei Diritti dell'Infanzia e Adolescenza (prendendo in special modo a riferimento gli articoli relativi al diritto al gioco, alla partecipazione, e ad una vita piena e dignitosa anche per il disabile), la cui implementazione non può che essere vista come fonte di benessere sia per le nuove generazioni che per gli adulti.
Non c'è dubbio che per dare risposta al problema posto ai bambini/e, anche i progettisti di parchi-giochi devono creare aree che siano accessibili e fruibili indipendentemente dall'età e dalle abilità fisiche, dando quindi a tutti/e la possibilità di giocare. Promuovere condizioni di vita dignitose – a tutti e tutte il diritto al gioco all'aperto – ed interazioni umane soddisfacenti, non significa negare la presenza del problema dei portatori di bisogni speciali. “Parchi per tutti” è un valido slogan che è diventato realtà solo in pochi Comuni d'Italia che hanno rigenerato i loro parchi adattandoli al gioco accessibile di chi è in carrozzina, senza ideare giochi specifici per loro ma solo giochi per tutti.
Per informazioni: ciao@dirittoalgioco.net; www.dirittoalgioco.net