Massa Lombarda festeggia Francesco D'Este, fondatore della scuola pubblica
Massa Lombarda dedica appuntamenti e una mostra alle celebrazioni per il cinquecentenario della nascita di Francesco D’Este (1516-1578), fondatore della prima scuola pubblica del territorio massese e a cui è oggi intitolato l’istituto comprensivo locale.
Mercoledì 9 novembre alle 10.30 ci sarà una passeggiata storica sulle tracce di Francesco D’Este: un percorso a piedi in quattro tappe con partenza da piazza Umberto Ricci e visita guidata al Torrione, alla Zecca, a San Paolo e San Salvatore a cura delle classi quinte della scuola primaria e delle classi prime della scuola secondaria dell’Ic “Francesco D’Este”. La passeggiata si concluderà all’ingresso del centro culturale “Carlo Venturini”, dove sarà inaugurata la mostra dedicata al Cinquecentenario.
Dal 9 al 30 novembre sarà infatti visitabile “Quando Massa batteva moneta… le monete di Francesco d’Este”, la mostra di reperti, documenti storici ed elaborati degli alunni dell’Istituto, in collaborazione con il centro culturale “Venturini” e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Massa Lombarda. L’esposizione sarà visitabile negli orari di apertura della biblioteca.
Le iniziative sono a partecipazione libera e gratuita.
Francesco D’Este, marchese di Massa Lombarda con facoltà di battere moneta, aprì presso la Rocca una vera e propria zecca, che rimase in attività fino al 1573.
Al centro culturale “Carlo Venturini” sono conservate alcune monete, la cui valorizzazione è stata all’origine del progetto “Quando Massa batteva moneta… le monete di Francesco d’Este”, presentato alla quinta edizione del concorso di idee “Io amo i beni culturali”, promosso dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia Romagna (Ibc).
I ragazzi dell’istituto comprensivo, guidati dagli insegnanti, hanno lavorato sulla ricerca e lo studio della figura di Francesco d’Este, sulle attività e la storia della zecca, con un excursus fino ai giorni nostri sul conio della moneta, hanno osservato e analizzato in loco le monete conservate presso il centro “Venturini” e anche sperimentato la realizzazione delle immagini in 3D dalle foto in 2D delle monete del monetiere Piancastelli.