Al Masini la prima nazionale di "Stabat Mater"
Il Teatro Masini di Faenza ospita la Prima nazionale di Stabat Mater, uno spettacolo di Antonio Tarantino, interpretato dalla grande Maria Paiato e diretto da Giuseppe Marini. Sipario domenica 11 febbraio alle ore 21.
Una sorta di Madonna dei bassifondi, turpiloquiante e bestemmiatrice, la Maria Croce, protagonista di Stabat Mater, ragazza madre, ex-prostituta, ma neanche troppo ex, ora stralunata straccivendola cui l’autore impone, similmente agli altri personaggi dei suoi Quattro atti profani, un’irrefrenabile e farneticante logorrea, un’incontinenza verbale comicamente oscena, fatta di martellanti interiezioni e ripetizioni, tipiche di chi vuole riaffermarsi ri-dicendo e non riesce più a parlare se non stra-parlando.
È il linguaggio di quella marginalità suburbana, dannata, condannata e dimenticata dalla Storia. È la lingua degli ultimi, dei reietti, degli emarginati.
La parola in Tarantino, soprattutto in Stabat Mater, si fa fisica, estremamente corporea, cruda, viscerale, primordiale, rottamata, sporca e oscena, teatrale e antiteatrale al tempo stesso, e l’organo fonatorio della protagonista diventa ulteriore orifizio per deiettare rabbiosamente (la rabbia e il rancore sono i generatori della comica e disperata vitalità di Maria) il suo turpiloquio verso un ambiente ostile e avverso, dominato dall’ossessione per il sesso, soprattutto quello maschile, e la promiscua fornicazione, vista o immaginata in ogni angolo di strada, in una sorta di città-bordello dove l’altro e gli altri sono tutti pericolosamente o cuppi o puttane; oltre all’approdo razzista nell’inevitabile guerra tra disperati che vede Maria proferire invettive scurrili contro i marocchini e il loro membro fuori misura. Il marocchino diventa dunque il nemico da combattere e da cacciare - pretesto e simulacro di altre ben più profonde ferite e rancori - da una presunta civiltà di cui si illude di far parte, ma dalla quale è continuamente respinta.
Il teatro di Tarantino necessita di attori fuoriclasse, impegnati come sono a rendere carne e sangue e tradurre in ricercata concretezza e semplicità una scrittura così impervia e funambolica, volutamente priva di punteggiatura e didascalie. Quegli attori speciali che ti fanno ridere mentre stai piangendo, e viceversa. Interprete d’eccezione di questa edizione di Stabat Mater è Maria Paiato.
Biglietti: da 14 a 25 € + ddp.
Prevendite: sabato 10 febbraio dalle ore 10 alle ore 13 presso la Biglietteria del Teatro Masini.
Prenotazioni telefoniche (0546 21306): tutti i giorni feriali dalle ore 10 alle ore 13.
La sera di spettacolo la Biglietteria del Teatro Masini aprirà alle ore 20.
Prevendite online su vivaticket.it
Info: 0546/21306 - www.accademiaperduta.it
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