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L'Almagià diventa lo "studio di registrazione" di Ramin Bahrami

L'ex artificeria ospita dall'1 al 4 novembre le sessioni live del pianista iraniano, uno dei grandi interpreti internazionali di Bach

Il 4 novembre nell'ambito di Fèsta, il Festival delle arti performative curato da E Production a Ravenna, è ospite per un concerto in piano solo Ramin Bahrami, musicista di rilievo internazionale di origini iraniane che ha scelto, insieme al giornalista e produttore Alberto Spano.

Per l'occasione le ex artificerie Almagià diventano la sede per la registrazione del suo prossimo disco. Le sessioni si terranno tra l’1 e il 4 di novembre. Il concerto, che verrà registrato dal vivo, è intitolato “Melancholia”.

La “melancolia” o “malinconia” è uno stato d’animo dell’essere umano particolarmente tipico dell’artista, che spesso ispira grandi opere d’arte e composizioni. Da Aristotele alla moderna psicanalisi è un tema che ha attirato l’attenzione di scrittori, filosofi, artisti, poeti, scienziati, psicanalisti
Prendendo spunto dalla celeberrima incisione di Albrecht Dürer risalente al 1514, Ramin Bahrami disegna un percorso musicale affascinante e intenso che esegue in concerto con la complicità del giornalista e produttore Alberto Spano.

Ramin Bahrami è considerato uno dei più interessanti interpreti di Bach al pianoforte. Dopo l’esecuzione dei Concerti di Johann Sebastian Bach a Lipsia nel 2009 con la Gewandhausorchester diretta da Riccardo Chailly, la critica tedesca lo considererà: “un mago del suono, un poeta della tastiera… artista straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente personale”.

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