Atterrano a Ravenna i “Cacciatori di aerei”
Due piccole realtà museali a Fusignano e a Maiano Monti - uniche nel panorama nazionale ed europeo - raccontano di cosa sono stati capaci un manipolo di volontari, guidati da Leo Venieri, per dare una degna sepoltura ai piloti e ai loro equipaggi - fino ad ora 14 persone - abbattuti durante la seconda guerra mondiale e mettere a disposizione dei familiari e dei visitatori quanto recuperato dalle operazioni di scavo.
La Delegazione Fai organizza una conferenza sull’attività dell’Associazione Romagna Air Finders sabato 23 novembre, ore 15.00, nella Sala Don Minzoni del Seminario Arcivescovile di Ravenna.
“Un’esperienza dettata da uno spirito umanitario – precisa Leo Venieri – e con l’intento di promuovere sentimenti di pace e di doveroso rispetto per coloro che, nell’adempimento del proprio dovere, hanno sacrificato la vita. Il nostro museo però non è un sacrario. Oltre alle parti meccaniche degli aerei, le cose più emozionanti sono gli equipaggiamenti e gli oggetti personali di questi giovani militari. Piloti che si trovarono in un Paese, un territorio di cui, molto probabilmente, nulla conoscevano fino a pochi giorni prima dell’assegnazione alla loro missione e che, sicuramente, durante la loro vita da civili non avrebbero mai pensato di dover sorvolare per un’ operazione di guerra”.
I piloti recuperati avevano nazionalità diverse: Brasile, Germania, Gran Bretagna, Sud Africa, USA e Italia.
A introdurre il racconto del presidente di Romagna Air Finders, Leo Venieri, ci saranno il capo delegazione Fai di Ravenna, Giovanni Gabbianelli e il direttore della Fondazione Casa di Oriani, Alessandro Luparini. Quest’ultimo illustrerà la realtà del territorio ravennate durante la seconda guerra mondiale.
L’appuntamento è per sabato 23 novembre 2019 ore 15.00 nella Sala Don Minzoni del Seminario Arcivescovile di Ravenna, piazza Duomo n. 4.