Back to the Wine: tante degustazioni alla Fiera di Faenza
Il vino come atto agricolo responsabile, rispettoso del territorio e della sua biodiversità. È un vero e proprio omaggio ai vignaioli artigiani Back to the Wine, la due giorni ospitata alla Fiera di Faenza in programma domenica 12 e lunedì 13 novembre.
Giunto alla seconda edizione Back to the Wine chiama a raccolta oltre un centinaio di piccoli produttori da tutta Italia, quelli con una produzione limitata e di qualità, quelli con le mani intrise nella terra e l’artigianalità in cantina. A curare la manifestazione è Andrea Marchetti, ideatore della comunità di Vinessum, l’organizzazione è di Blu Nautilus.
Limitare Back to the Wine nella semplice categoria di un evento è alquanto riduttivo. Perché prima di tutto infatti è un manifesto per un “Ritorno al vino”, alla sua vera natura di prodotto tradizionale, culturale, territoriale, emozionale, artigianale, e soprattutto umano.
“Back to the Wine è un omaggio ai vignaioli artigiani, a coloro che quotidianamente vivono la terra lontano dai riflettori della popolarità per rivendicare un linguaggio popolare, come è sempre stato il vino sulle nostre tavole - spiega Andrea Marchetti, regista di Back to the Wine – Noi vogliamo raccontare questo mondo, fatto di umanità e di un vissuto come atto agricolo responsabile, con il minimo impatto ambientale possibile”.
Oltre 120 gli artigiani del vino accuratamente selezionati da tutta la Penisola, tutti con una produzione limitata e di qualità. Presenti anche alcune escursioni oltreconfine. L’evento è l’occasione per degustare le loro produzioni e acquistare direttamente dai produttori, in quanto Back to the Wine è anche mercato dei vini.
Presenti anche alcune eccellenze del cibo di qualità nella mostra mercato dentro i padiglioni della Fiera di Faenza, con le loro tipicità del territorio: Hostaria di Castel d’Ario (Mantova), Bacaro Risorto di Venezia e l’artigiano della pasta Mauro Musso di Alba.
E ancora, domenica 12 novembre alle 14 un laboratorio monografico insieme a Francesco Falcone su una selezione di vini artigiani della Valtellina. Avamposto viticolo prima del paradiso alpino, la Valtellina esalta il talento rabdomantico del nebbiolo ed eccita gli eroi del calice. Luogo di artigiani autentici e di vini rari come genziane blu lungo il baratro di una montagna, la Valtellina è tra i patrimoni viticoli più sensazionali del pianeta. Venti i posti disponibili: Info e prenotazioni: fra.falcone2003@libero.it
Lunedì 13 novembre alle 15 presentazione del libro “Tutti lo chiamano Lambrusco”, viaggio insieme a 20 vignaioli, 3 vitigni e 3 territori raccontati da Camillo Favaro attraverso 20 interviste. Saranno presenti gli ideatori del progetto (Giulio Loi Filippo Marchi, Antonio Previdi), la curatrice degli aspetti storico scientifici (Marisa Fontana) e l’autore.
Back to the Wine ha il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Ravenna e del Comune di Faenza.