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Bagnacavallo, il Gabinetto delle Stampe raggiunge quota diecimila incisioni

Il 2 febbraio scorso, con l'acquisizione e l'inventariazione di un'acquaforte dell'artista Ermes Bajoni (Manifesto!, 2011), il Gabinetto delle Stampe del museo ha raggiunto quota di diecimila opere incisorie

Un traguardo che fino a qualche anno fa sembrava impensabile è stato raggiunto al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo.  Il 2 febbraio scorso, con l'acquisizione e l'inventariazione di un'acquaforte dell'artista Ermes Bajoni (Manifesto!, 2011), il Gabinetto delle Stampe del museo ha raggiunto infatti la quota di diecimila opere incisorie conservate nella sua collezione di stampe contemporanee. Si tratta di un dato molto significativo, che sottolinea ancora una volta il notevole peso acquisito a livello nazionale dall'istituto culturale bagnacavallese, che sul fronte della mole di opere incisorie conservate nelle proprie raccolte si pone ormai a confronto con ben più blasonate istituzioni italiane come il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, rispetto al quale tuttavia può vantare una maggiore specializzazione sull'incisione italiana dal '900 ai giorni nostri.

È proprio la raccolta contemporanea a rappresentare un vero e proprio unicum in Italia. I diecimila fogli raggiunti oggi dal Gabinetto delle Stampe testimoniano l'attività artistica di ben 1.480 incisori italiani, il che vuol dire che l'intera storia recente dello sviluppo di questo interessante e antico mezzo espressivo è rappresentata e tramandata al futuro dal museo bagnacavallese.

Il Gabinetto delle Stampe, fondato nel 1990 in seguito a una consistente donazione di stampe antiche da parte di Emilio Ferroni, è oggi un'articolazione del Museo Civico delle Cappuccine. Da allora, per mezzo di un'attività molto dinamica dedicata allo studio e alla divulgazione dell'incisione italiana contemporanea, il Gabinetto è divenuto un vero punto di riferimento a livello nazionale per questo tipo di espressione artistica. Acquaforte, acquatinta, bulino, maniera nera, xilografia e diverse altre tecniche calcografiche e xilografiche sono rappresentate nella vasta collezione bagnacavallese.

Varie sono le iniziative promosse: la pubblicazione periodica del Repertorio degli Incisori Italiani, mostre monografiche, collettive o tematiche su varie tecniche o autori e soprattutto il quotidiano lavoro di ricerca che ha portato alla costituzione di un corposo archivio che monitora l'attività di quasi tutti gli incisori viventi.
Le continue e consistenti donazioni da parte degli autori stessi hanno portato a un cospicuo incremento del patrimonio di fogli originali che oggi, appunto, supera quota diecimila. Tra queste opere spiccano i nomi di Ennio Calabria, Aligi Sassu, Ernesto Treccani, Giulio Ruffini, Armando Donna, Dolores Sella, Remo Wolf e molti altri.

Per informazioni sul Gabinetto delle Stampe di Bagnacavallo: www.centrolecappuccine.it/gabinettostampe
 

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