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"Buongiorno Ceramica!": buona la prima della kermesse a Faenza

Il focus di sabato e domenica scorsi è stato invece il cuore della città, con il mercato della ceramica faentina in Piazza Nenni, in cui grande successo hanno riscosso anche il Laboratorio Giocare con l’Arte del MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche e le dimostrazioni dei tornianti al tornio tradizionale (non elettrico)

Si è chiusa anche a Faenza la prima edizione di "Buongiorno Ceramica!", progetto nazionale promosso dall'Associazione Italiana Città della Ceramica e organizzato dalla stessa AiCC insieme ad Artex, con l’obiettivo di portare all’attenzione e valorizzare la ceramica italiana, una delle più belle eccellenze artigianali e artistiche del "made in Italy". "Con Buongiorno Ceramica!, AiCC si è fatta promotrice di un progetto in cui le protagoniste sono state le città di antica tradizione ceramica", dichiara il Senatore Stefano Collina, Presidente di AiCC, alla chiusura dell'evento.

"Siamo molto soddisfatti della prima edizione, che ha confermato l'unità di intenti del mondo della ceramica artistica e artigianale italiana, coinvolgendo istituzioni, associazioni e naturalmente i produttori e facendo emergere un grande potenziale, che vogliamo valorizzare nei prossimi anni, dal punto di vista organizzativo e della comunicazione nazionale". A Faenza sono stati tre giorni intensi, iniziati con l’apertura straordinaria di botteghe ceramiche, atelier e laboratori, venerdì scorso, con 30 spazi coinvolti, eventi, mostre, “giochi” a tema ceramico, workshop, musica, in un percorso che ha permesso di conoscere da vicino e toccare con mano i luoghi dove si produce ceramica e gli artisti e artigiani che quotidianamente mantengono viva questa tradizione produttiva.

Il focus di sabato e domenica scorsi è stato invece il cuore della città, con il mercato della ceramica faentina in Piazza Nenni, in cui grande successo hanno riscosso anche il Laboratorio Giocare con l’Arte del MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche e le dimostrazioni dei tornianti al tornio tradizionale (non elettrico). Ottimo il riscontro di pubblico anche per Fame Con.Creta: al Ridotto del Teatro Masini sono andati in scena, sabato 30 maggio, conversazioni e assaggi per indagare il rapporto tra alta cucina e arte ceramica. Protagonisti della cucina italiana e internazionale, fra cui lo chef Davide Oldani, hanno dialogato con il mondo della ceramica faentina (e non solo), cercando cosa accomuna o distingue il processo creativo alla base delle due discipline, attraversando temi come la manualità, la tradizione e la contemporaneità. Fame Con.Creta ha avuto una seconda tappa domenica 31 maggio, con il laboratorio di pasticceria per bambini al Museo Zauli tenuto dalla pastry chef Loretta Fanella, Migliore Pasticcera d’Italia 2007 della Guida Identità Golose, a cui hanno partecipato oltre 20 bambini.

Il MIC ha presentato alla città due nuovi riallestimenti: la Sala Europa, dedicata alle più prestigiose manifatture europee, in un percorso che va dal 1600 al primo ‘900; e il nuovo percorso del secondo dopoguerra, un riallestimento dedicato ai protagonisti del XX secolo per giungere fino alla contemporaneità degli ultimi Premi Faenza. Il riallestimento è stato supportato dalla Banca di Romagna – Gruppo Cassa di Risparmio di Cesena. Molto interessanti e apprezzate le due visite guidate a cura della Pro Loco Faenza, che hanno condotto il pubblico alla scoperta di alcuni degli spazi coinvolti nella serata del 29 maggio, partendo dal Cortile del Settore Territorio del Comune di Faenza, e del bellissimo giardino con sculture monumentali in ceramica di Ivo Sassi, maestro scultore e ceramista faentino, sulle colline di San Biagio Vecchio.

La tre giorni della ceramica italiana è terminata a Faenza domenica 31 maggio, con il Museo Carlo Zauli che ha festeggiato il suo tredicesimo compleanno con un concerto-tributo a Nick Drake di Roberto Angelini e Rodrigo d’Erasmo, a cura di MEI, Osteria della Sghisa e MCZ, che ha rappresentato la festa di chiusura di Buongiorno Ceramica! "Buongiorno Ceramica!, commenta Massimo Isola, assessore alla Cultura e alla Ceramica di Faenza e Presidente di Ente Ceramica Faenza, “ha un forte significato e lo avrà in futuro perchè è un evento nazionale, che unisce le 37 città della ceramica in un percorso di ampio respiro che abbiamo iniziato, anche a Faenza, con un grande successo e riscontrando una grande volontà di partecipazione da parte dei ceramisti, protagonisti indiscussi del progetto. La ceramica italiana ha una grande storia, ma soprattutto un presente e un futuro che vanno valorizzati partendo proprio dalla qualità della produzione, che si muove fra tradizione e contemporaneità sulla base di un fondamentale saper-fare ceramico, che dobbiamo sapere tramandare alle generazioni più giovani".

"Nel contesto nazionale”, continua Isola, “la città di Faenza, grazie a un sistema ceramico completo e plurale, svolge un ruolo di primo piano e lo ha dimostrato anche in questa occasione: il giudizio complessivo sull’edizione faentina è più che positivo, abbiamo saputo costruire, insieme e grazie alla partecipazione e all’entusiasmo dei ceramisti – che ringrazio per l’incredibile lavoro di squadra – uno spazio nuovo e fondamentale nella programmazione culturale faentina e dell’Emilia-Romagna. Era per tutti l’edizione ‘zero’, e non era semplice tenere insieme all’interno dello stesso programma le botteghe ceramiche e l’incontro tra comunità e ceramica nel mercato in Piazza Nenni. Per il futuro credo che sia necessario valorizzare le botteghe ceramiche nei loro spazi, affascinanti, magici, i veri luoghi dove la terra prende forma grazie al saper-fare artigiano; senza rinunciare, d’altra parte, alla forza e dinamicità di momenti come il mercato ceramico nel cuore della città, una formula che in Europa sta conquistando uno spazio sempre più fondamentale e che Faenza deve coltivare, sia con Argillà che con Buongiorno Ceramica!.Infine, con Fame Con.Creta abbiamo costruito un percorso nuovo, un dialogo tra ceramica e alta cucina grazie al quale abbiamo avuto come ospiti i massimi rappresentanti, le eccellenze della cucina italiana. In questo ambito possono emergere in futuro percorsi culturali di grande profondità culturale e caratterizzati da una ricaduta commerciale, economica e produttiva”.

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