Indie, folk e jazz, gli esperimenti musicali di Luísa Sobral
Secondo passaggio a Russi per l’edizione 2019 di Crossroads, il festival itinerante organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna: giovedì 25 aprile al Teatro Comunale (con inizio alle ore 21) si potrà ascoltare la cantante e chitarrista portoghese Luísa Sobral, le cui canzoni ricevono un pittoresco trattamento strumentale grazie a Manuel Rocha (chitarre, voce), Gil Gonçalves (tuba), Sérgio Charrinho (flicorno) e Ângelo Caleira (tromba). Biglietti: intero euro 16, ridotto 14.
Luísa Sobral, laureata a pieni voti al Berklee College of Music di Boston, ha esordito su disco nel 2011. In Portogallo, il suo primo album, The Cherry on My Cake, è diventato disco di platino: un successo che le ha permesso di travalicare i confini nazionali, arrivando a partecipare ai più noti festival spagnoli e a esibirsi in numerosi altri paesi europei e africani, negli Usa e in Brasile.
Con il secondo album, Luísa Sobral ha testato una nuova direzione, rendendo il suo sound più maturo e complesso, con influenze dal mondo folk e dalla musica indie. Parliamo di There’s a Flower in My Bedroom, sul quale spiccano le collaborazioni di artisti celebri come Jamie Cullum, António Zambujo e Mário Laginha.
La Sobral ha quindi provato qualcosa di più ardito con Luísa, invitando a collaborare al progetto alcuni dei migliori musicisti jazz contemporanei, tra i quali spicca Marc Ribot. Dopo la pubblicazione di questo album, il suo traguardo più rilevante è stata la vittoria dell’Eurovision Song Contest con la canzone Amar pelos dois, che l’ha vista collaborare con suo fratello Salvador Sobral. È stata la prima volta in cui il Portogallo ha vinto l’Eurovision Song Contest e in cui il pubblico ha scelto un brano dal sapore jazzato come vincitore.
Col suo più recente disco, Rosa (2018), la Sobral sperimenta un raro mélange strumentale fatto di voce, chitarre e tre fiati. Arrangiamenti essenziali per raccontare storie, alcune reali altre un po’ meno.