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Ecco il cortometraggio "Faenza Gangster": tra le guest-star anche il sindaco

«Il film di quest'anno - aggiunge Daniela Zannoni di In Cammino - è ambientato negli anni '40 e in diversi luoghi di Faenza: gli uffici comunali, il bar Bassi e il Rione Giallo

Si intitola «Faenza Gangster» il cortometraggio realizzato nell’ambito del progetto Teatr’Abile promosso da Anffas e dalle cooperative sociali In Cammino e Ceff e che verrà proiettato sabato alle 16 al Cinema Sarti di Faenza. Scopo del progetto è quello di dare, attraverso la recitazione, l’opportunità ai ragazzi disabili che frequentano i centri  diurni faentini «Il Faro», «La Casa del Sole», «La Rondine», «I Tigli», «La Lampada di Aladino» e «Il Sentiero», di esprimere le loro emozioni e di socializzare tra loro e con tutto il gruppo di lavoro.

«Sono ormai quattro anni che lavoriamo con i ragazzi su questo progetto - spiega l’educatrice Valeria Leoni - e devo dire che ogni anno ci rendiamo sempre più conto di quanto stiano migliorando e di quanto prendano sul serio la recitazione. Per questo cortometraggio si sono impegnati anche nella realizzazione delle scenografie, partecipando quindi a diverse fasi del lavoro».

Dopo «ClanDestino» (2011), «Adesso Tocca a Te!» (2012) e «Favole» (2013) è la volta di «Faenza Gangster», (regia di Matteo Tondini, idea originale e sceneggiatura Barbara Orsani, produttore esecutivo Maria Erbacci) un film che si può definire di azione/poliziesco girato nella Faenza degli anni ‘40. Anche quest’anno Teatr’Abile è stato reso possibile dal finanziamento congiunto dei tre promotori (Anffas, In Cammino e Ceff “Francesco Bandini”) e beneficia del patrocinio del Comune di Faenza e del sostegno della Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza.

«Il film di quest’anno - aggiunge Daniela Zannoni di In Cammino - è ambientato negli anni ‘40 e in diversi luoghi di Faenza: gli uffici comunali, il bar Bassi e il Rione Giallo. Abbiamo inoltre come guest star il sindaco della città, che si è gentilmente prestato a recitare insieme ai nostri attori. Siamo molto soddisfatti - continua - dei risultati raggiunti con questo programma, non solo perché i ragazzi sono davvero arrivati ad avere un livello di recitazione di buona qualità, ma soprattutto perché attraverso questa opportunità hanno la possibilità di mettersi alla prova, di misurare le loro capacità psicosociali e di aumentare la fiducia in sé stessi, oltre naturalmente che divertirsi».
 

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