Con "ll De Vulgari Eloquentia" proseguono le conferenze sull'esilio di Dante
Proseguono gli incontri delle Letture Classensi con la conferenza di Enrico Fenzi che tratterà il tema: L’esperienza dell’esilio e il De Vulgari Eloquentia. L’appuntamento è per sabato nella Sala Muratori della Biblioteca Classense alle 17.30. ll De Vulgari Eloquentia, composto dal Poeta nei primi cruciali anni dell'esilio, non solo risente ma affronta una serie di nodi decisivi secondo una visuale interamente nuova. Si può dire che l'esilio sia stato per Dante il cappio che ha finito per strangolare tante invecchiate idealità comunali che avevano avuto in Brunetto Latini il loro miglior banditore, e gettato nel mondo 'come un pesce nel mare' egli abbia immediatamente allargato la propria visuale e adottato misure diverse. L'uscita da Firenze si è risolta in un viaggio di conoscenza affatto speciale, che ha investito sia le concezioni politiche, che cominciano a orientarsi in senso decisamente filo-imperiale, sia la dimensione culturale e linguistica. Allora Dante concepisce la possibilità e la necessità di un'indagine attraverso la quale poter rivendicare, lui esule dalla propria città, la condizione di cittadino di un'Italia che nella lingua ha il fondamento primo e indiscutibile della sua unità.