La Fraternità San Damiano incontra Lidia Maggi su “Leggere la vita con il libro della vita”
Un coro a più voci, venerdì alle 21, all’ex convento dei Cappuccini, con Lidia Maggi, teologa, pastora battista, insegnante nelle carceri e presta il suo servizio a Varese. Oltre alla cura delle chiese a lei affidate, è fortemente impegnata nel dialogo ecumenico ed interreligioso. E’ inoltre responsabile del settore diritti umani delle Chiese battiste italiane nonchè responsabile della rivista "La scuola domenicale", collabora con diverse riviste cattoliche e protestanti su temi biblici e sul tema del dialogo ecumenico e interreligioso. Appare evidente l'intenzione di Padre Clasudio Ciccillo di costruire momenti di confronto con figure di rilievo nel panorama ecclesiastico nazionale per dare valore aggiunto ad una comunità già ricca di partecipazione e solidarietà.
Una prerogativa di Maggi è quella di coniugare la voce femminile, ricercando quei fili sottili che nelle Scritture Sacre consentono di narrare le grandi meraviglie di Dio con voce femminile. Qua e là, in una storia coniugata al maschile, fanno la loro comparsa donne che, senza occupare la scena principale, testimoniano un Dio che sfugge alla semplificazione e un libro, la Bibbia, che riserva continue sorprese a chi è disponibile a fare qualche approfondimento.
Interessante il lavoro di Lidia sul femminile nella Chiesa: “E se nell’Antico Testamento le donne hanno un ruolo tutt’altro che marginale e sottomesso, nel Nuovo è quasi meglio. Perché Cristo consente loro di seguirlo come discepole, di predicare e girare con lui... Un ruolo inedito in un contesto patriarcale. Saranno i primi secoli del Cristianesimo a far rientrare le donne fra i ranghi. Ma la comunità creata da Gesù è la prima di fratelli e sorelle, uguali nel battesimo. Un messaggio, all’epoca, quasi femminista. L’intento della Fraternità San Damiano è portare alla cittadinanza un coro a più voci anche al “femminile" all’ interno della chiesa cosi come giovedì 16 aprile Antonietta Potente, una suora in jeans, parte da un ripensamento della vita religiosa alle luce di una spiritualità ancorata al presente che unisce mistica e politica. Il suo pensiero, che sviluppa il suo pensiero verso un ripensamento del fare teologia a partire dalla riflessione ecologica e di genere.