Nell'ex Convento dei Cappuccini un incontro con Maurizio Pallante
Sabato, alle 20,30, nell’ ambito delle iniziative della Fraternità San Damiano, è in programma un incontro con Maurizio Pallante nell’ex Convento dei Cappuccini via Oberdan, 6. La vita monastica ha rappresentato per secoli uno dei modelli vincenti. Ma, oggi, può ancora servirci come esempio? "I motivi ispiratori del monachesimo sono oggi più utili che mai", scrive Pallante, il maggior teorico italiano della descrescita. In questo libro il modello monastico viene riproposto e riutilizzato soprattutto in tre prospettive: in economia, come richiamo all’autosufficienza, allo scambio non mediato dal mercato, al legame con il territorio rispetto alla socialità, come esaltazione dei valori della solidarietà, della gratuità, dell’insegnamento da un punto di vista spirituale, come realizzazione della contemplazione, della ricerca di un senso nella vita a partire da sé stessi: la riflessione interiore, che nel monachesimo permeava ogni aspetto della vita, sarebbe di grande aiuto per costruire una società migliore.
Per essere “felice”, la decrescita non deve limitarsi a limitare i consumi, ma deve spingersi a inventare o reinventare nuove forme di socialità, di economia, di vero sviluppo. L’esperienza del monachesimo occidentale è stata da questo punto di vista eccezionalmente fertile e ci può tornare di grande e immediata utilità. Pallante pone una domanda: “Ma davvero i monasteri del secondo millennio non hanno più nulla da insegnare agli uomini del terzo? Davvero possono essere tutt'al più recuperati in un'ottica museale semplicemente come testimonianza di un'epoca passata e ormai conclusa, di un modo di vivere superato dai progressi scientifici e tecnologici avvenuti negli ultimi tre secoli?
Una visione della realtà improntata ai principi del realismo imporrebbe di crederlo. Tuttavia, prima di cedere a questa interpretazione che in base ai dati di fatto sembrerebbe ovvia, può essere utile analizzare i principi di fondo della vita monastica, per vedere se davvero non offrano nessuna indicazione alle generazioni presenti che, sotto la guida dell'occidente industrializzato e della sua irresistibile forza di attrazione nei confronti del resto del mondo, hanno appena varcato la soglia del terzo millennio con un fardello di problemi sempre più gravi a cui la cultura dominante non sa dare risposta.
Tre sono i punti su cui sarebbe utile riflettere e da cui si potrebbero trarre utili indicazioni: il rapporto dei monaci con il territorio (il lavoro), con gli altri (l'economia e la socialità) e con se stessi (il senso della vita). Maurizio Pallante è un eretico e un irregolare della cultura. Laureato in lettere, si occupa di economia ecologica e tecnologie ambientali, nel 2007 ha fondato il movimento per la Decrescita Felice, di cui è coordinatore nazionale.