Weekend di Arte Fiera al Mic di Faenza: Fausto Melotti e “la ceramica che cambia”
Domenica è in programma la penultima visita guidata-aperitivo a cura della direttrice Claudia Casali, che a partire dalle 10.30 condurrà i visitatori alla scoperta di Fausto Melotti, altro scultore italiano importantissimo, che partecipò ben a tre biennali di Venezia (1948, 1950, 1952). Artista trasversale, fu allievo insieme a Lucio Fontana di Adolfo Wildt all'Accademia di Brera e da lui apprese la capacità di dare alla materia un senso "diafano", fatto di trasparenza e leggerezza.
In seguito si avvicina alla corrente astrattista che gli permette di trasferire i suoi studi musicali alla scultura e fa un viaggio a Parigi dove incontra Arp, Zadkine e Kandinskij. Al suo rientro in Italia abbandona temporaneamente l'arte astratta. Si trasferisce a Roma, frequenta Arturo Martini e si dedica intensamente alla ceramica. Nello stesso periodo comincia a collaborare insieme a Giò Ponti e altri architetti alla decorazione ceramica per interni come al Palazzo delle Poste di Milano, agli Aereoporti di Milano e New York, al Terminal Alitalia e all'XI Triennale di Milano padiglione per "Italia 61" .
In mostra al Mic di Faenza una serie di vasi e piccole ciotole eseguite dal 1950 al 1960 alle quali applicò alcune idee degli insegnamenti di Wildt. Il risultato sono forme d'uso popolari "ripensate - commenta Claudia Casali - secondo un canone della scultura risultato di una creatività libera, ricerca di armonia, leggerezza ed equilibrio di volumi". Alla fine della visita segue aperitivo con degustazione di vini offerti da Caviro. La visita guidata e l'aperitivo sono gratuiti ed inclusi nel biglietto di ingresso alla mostra (8 euro, faentini 5 euro). Fino al 1 febbraio, La ceramica che cambia, viale Baccarini 19, aperto mar-ven 10-13.30, sab e dom 10-17.30, info: 0546 697311, micfaenza.org