A Faenza la quinta edizione il festival di arti performative contemporanee Wam!
Giunge alla sua quinta edizione il festival di arti performative contemporanee Wam! L'appuntamento si rinnova a Faenza, da giovedì a sabato, nella suggestiva cornice dell'Ex Istituto dei Salesiani grazie al patrocinio del Comune di Faenza e al sostegno della Banca di Romagna – gruppo Cassa di Risparmio di Cesena. La rassegna multidisciplinare nata cinque anni or sono dalla volontà delle compagnie In_Ocula, Iris e Menoventi, porta nel nome una dichiarazione: We Are Moving!.
Volontà di movimento dunque, di ricerca e di migrazione come scambio fisico e ideale dal mondo all'arte, e dall'arte al mondo. Migrazione però anche come rito di passaggio, suggestione che ha portato a concepire la parola chiave di questa edizione: sconfinare. Quest'anno Wam! decide di uscire dai confini della danza, del teatro e della perfomance aprendosi anche a forme audiovisive quali il cortometraggio d'animazione, con opere di Magda Guidi, Michele Bernardi e Virginia Mori, ed il documentario con Walid Abdelnour, e porta lo sguardo dello spettatore oltre, ponendo un focus particolare sui media e sul Medio Oriente.
La proposta artistica della presente edizione interroga e supera i confini di età, mirando al dialogo intergenerazionale, con laboratori creativi per bambini (grafico-pittorico e cartapesta) a cura di Alice Iaquinta, letture per adolescenti di Menoventi/Alice Keller, video clip musicali e concerti (Jolie Holland in collaborazione con Strade Blu Festival, e Umanzuki in collaborazione con Clan Destino e Tesco); di ruolo, attraverso l’uso di interviste, piattaforme mediatiche e performance in cui lo spettatore prende coscienza del processo di sconfinamento tra realtà e rappresentazione, pubblico e privato (un esempio saranno i frammenti per uno o pochi spettatori alla volta di Crocco/Miele, allestiti anche nel prestigioso Palazzo Ginnasi Ghetti); di linguaggio, costruendo intersezioni tra le proposte di teatro, danza contemporanea e visual art con Espressioni, Festival di video danza di Perypezye Urbane, video performace di In_Ocula e performance di O I.
Nel fondamentale spazio dedicato alla danza il festival ospiterà residenze, dance masterclass e performance di Gala Moody, Nicoletta Cabassi e Maruska Ronchi. Inoltre all'interno degli spazi della rassegna sarà inaugurata la mostra Irhal Irhal di Gianluca Costantini. Confine dunque non tanto come segno che separa e divide, piuttosto come linea in comune attraverso cui i diversi si toccano e le culture comunicano, e sconfinare come processo di incontro e di confronto, grazie al quale le diversità si relativizzano e hanno origine nuovi percorsi di scoperta e conoscenza.