Dalle Ande il sound minimal dei Föllakzoid
Venerdì 25 ottobre, alle 21.30, sul palco del Bronson a Madonna dell'albero arrivano i Föllakzoid.
Il viaggio dei Föllakzoid è iniziato 10 anni fa come esperienza di trance music fra due amici d’infanzia a Santiago del Chile. Influenzati dalle loro origini, e dalla musica delle Ande, il loro sound si è evoluto per creare atmosfere electro-organiche e minimali. Con “I”, il loro quarto album, vogliono riempire i lunghi spazi di tempo con sempre meno elementi, disgregando la forma musicale e creando uno spazio-tempo musicale in cui l’autore non ha più potere. I Föllakzoid vi invitano a connettervi con il vostro padrone interiore e seguire le sue intuizioni.
I Föllakzoid crescono attraverso la depurazione, puntando con ogni disco a riempire spazi di tempo più lunghi con sempre meno elementi. La prospettiva creativa della band è sempre stata quella di disimparare le conoscenze narrative e musicali che modellano i formati fisici e digitali e le concezioni disponibili, sia visivamente che musicalmente, al fine di creare una struttura metrica spazio-temporale che dissolva sia l'autore che i paradigmi narrativi. «Abbiamo trovato la nostra identità sonora e metrica ancora più in queste canzoni che nei nostri precedenti tentativi», spiega il chitarrista e cantante Domingæ Garcia-Huidobro.
A differenza dei precedenti dischi dei Föllakzoid, che sono stati realizzati in singole riprese con l'intera band, questo ha impiegato tre mesi per costruirsi su più di 60 nuclei separati – chitarre, basso, batteria, sintetizzatori e voce, tutti registrati separatamente. Al produttore Atom TM, che non era presente per la registrazione, è stato poi chiesto di riorganizzare le quattro sequenze di nuclei senza alcuna lunghezza, restrizioni strutturali o linee guida. Queste sequenze alla fine sono diventate le quattro lunghe tracce che appaiono su "I".
Il risultato è un insieme di canzoni in cui né la visione strutturale della band, né quella del produttore, hanno plasmato principalmente gli spostamenti spaziali metrici o tonali, ma dove entrambi erano ancora subliminalmente presenti in ciascuna delle parti che formano la struttura e le modulazioni di frequenza che li guidano.
Ingresso: 15 euro