Diana Hobel canta le “Voci d’amore”
Prosegue la stagione invernale di ERF&TeatroMasini Musica con un appuntamento lunedì 11 marzo presso la Sala dei Cento Pacifici al Ridotto del Teatro Masini, dove alle ore 21.00 l’attrice Diana Hobel accompagnata dal pianoforte di Francesco Prode, darà corpo a “Voci d’amore”, un progetto dedicato all’idea dell’amore nella musica lirica, con testi scritti dalla stessa Hobel e musiche originali di Claudio Rastelli alternati con brani di rinomati compositori del passato.
“Voci d’amore” nasce da un gioco di corrispondenze biunivoche. Amori (vissuti, documentati, oppure leggendari, misteriosi, occultati, inventati) e musiche scorrono insieme, condividono elementi biografici ed estetici, psicologici e tecnici, e portano gli ascoltatori nell’intimità delle vite e delle opere di grandi compositori. “Voci d’amore” è composto da una selezione di brani di grandi autori del passato e da musiche composte da Claudio Rastelli. Su queste ultime scorrono le parole dell’attrice Diana Hobel, in un crescendo di partecipazione e immedesimazione con gli amori evocati. C’è l’amore misterioso di Beethoven, quell’Amata Immortale che lo ispirò per la vita; l’amore leggendario di Tristano e Isotta di Wagner/Liszt; l’amore coniugale di Schumann; l’amore paterno di Schubert, devastato dal terrore e dalla malattia; e infine gli amori in burrasca del Flauto Magico di Mozart.
Su queste note si strutturerà il racconto dell’attrice italo tedesca Diana Hobel. Diplomata all’accademia Civica Scuola di Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, Diana è stata diretta da grandi registi teatrali italiani quali Massimo Castri, Luca Ronconi e Gabriele Vacis. Al cinema si è vista in pellicole d’autore come Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores e Cento anni di Davide Ferrario. Ma è anche autrice e interprete di spettacoli tra cui Vulcano, finalista al premio Scenario 2001, Frau Bach per la Sagra Malatestiana di Rimini e 8558 Hack, sulla vita dell’astrofisica, realizzato per il Festival della Scienza di Genova nel 2015, poi divenuto radiodramma per Radio Rai 1 Fvg.
Diana Hobel sarà accompagnata al pianoforte dal musicista rivelazione della Biennale Musica di Venezia 2014, Francesco Prode, definito dalla critica internazionale “simbolo della nuova musica”. Dotato di una grande passione per il contemporaneo, tenuta a battesimo nel 2005 da Karlheinz Stockhausen a Kuerten, Prode dialoga e lavora attivamente con compositori del calibro di Ivan Fedele, Denis Smalley, Marco Stroppa, Mark Andre, Alessandro Solbiati, Martino Traversa, Riccardo Panfili, Colombo Taccani, Vittorio Montalti e Lasse Thoresen. Le sue interpretazioni sono state trasmesse da radio storiche nella diffusione della musica contemporanea come WDR 3, Radio 3 Suite, Radio Vaticana, Radio Cemat. Numerose anche le sue prime esecuzioni, tra cui la prima mondiale di 2×5 e City Life di Steve Reich nella Sala Sinopoli del Parco della Musica di Roma.
L’idea e alcuni brani dello spettacolo sono nati dal talento dello stesso Claudio Rastelli, compositore, divulgatore, docente e pianista, le cui musiche (da camera, per orchestra e per il teatro) sono state eseguite in numerosi paesi europei, negli Stati Uniti e in Giappone, da solisti ed ensemble di fama internazionale. Sue composizioni sono state trasmesse da Rai Radio 3; l’ultima diffusa è il melologo Sopravvissuti (da George Tabori), con Elio de Capitani e AdM Ensemble, in diretta su Radio3 Suite nel Giorno della Memoria 2015.