Una serata di arte e cantautori con Edda, Comaneci e le opere di Nicola Montalbini
Domenica 19 gennaio al Cisim di Lido Adriano si svolge un evento dedicato alla musica cantautoriale italiana e all'arte. Si esibiranno la band Comaneci e il cantautore Edda, ci sarà, alle ore 17.00, anche l’inaugurazione della mostra del ravennate Nicola Montalbini “ERA COSI’ BRAVO”.
Così Montalbini descrive il progetto che rimarrà in mostra al CISIM di Lido Adriano fino al 14 febbraio: “Vedere è una questione complicata. Vedere con i propri occhi ancora più difficile. Poi oggi che vediamo tutto con gli occhi degli obbiettivi delle macchine lo è ancora di più. Ecco, con questi lavori rosa e fucsia sto cercando di vedere le cose non come sono ma come le vedo io e le ho sempre viste. Non so dire come funzioni questo colore sulle cose che dipingo, e non mi interessa più di tanto trovare una ragione clinicamente valida per spiegarlo, un artista non dovrebbe mai essere il proprio psicologo o il proprio critico perché sarebbe pornografico, però è come se a questo colore c'avessi girato attorno per tanti anni, e quando ci penso veniva fuori qua e là come quelle piantine che spuntano dall'asfalto. I temi sono quelli della mia infanzia, non perduta ma alleata, chiese, palazzi, vecchi muri e campanili che ho scoperto da bambino e da sempre affollano il mio immaginario: visioni un po' di fiaba e un po' di minaccia, sospese in un'attesa interminabile di qualcosa. E dopo avere fatto di tutto, anche con raffinato realismo che alla fine mi ha annoiato, dopo cadute e scivoloni, ho deciso di prendere un'altra strada, che so solo io, sconosciuta perché mia. E infatti in molti vedendo queste nuove cose hanno detto 'Eri così bravo'. E per lo meno sulla spazio di una carta, conquistare un briciolo di libertà, che è la cosa più importante.”
Nicola Montalbini nasce a Ravenna nel 1986. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Edda nasce artisticamente alla fine degli anni ’80 come cantante dei Ritmo Tribale, storica band seminale nel mondo del rock italiano, con cui ha realizzato cinque dischi e centinaia di concerti.
Dopo un periodo fuori dalle scena, nel 2009, pubblica Semper Biot, un debutto scarno e lancinante, un diario intimo che sa di doloroso miracolo. Numerosi gli ospiti, tra cui Mauro Pagani al violino, e tanti gli ammiratori illustri di questo disco, da Vinicio Capossela a Manuel Agnelli. Osannato dalla critica come uno dei dischi più puri degli ultimi anni. Anche Daria Bignardi l’ha voluto ospite nel suo programma L’Era Glaciale, dove il cantautore ha saputo raccontare il suo universo con spiazzante sincerità. Negli anni successivi pubblica altri dischi, portandoli una serie di riconoscimenti come il premio PIMI “miglior artista dell’anno 2012”. Ma sarà nel 2014, con l’uscita di “Stavolta come mi ammazzerai?”, che consacrerà Edda come uno dei più significativi cantautori italiani contemporanei. La critica è unanime nel dichiarare che è uno dei dischi italiani più belli del decennio. Sul palco del CISIM presenterà la sua ultima fatica, “Fru Fru”, unico protagonista del disco è se stesso, in un monologo in nove tracce, un lungo flusso di coscienza che travolge, un fiume di parole in libertà che messe insieme costruiscono il mondo di dell’artista, un paese delle meraviglie per adulti cinici, un luogo in cui i pensieri si inseguono vertiginosamente per ritrovarsi in un discorso compiuto, vero e spontaneo.
I Comaneci nascono nel 2005 a Ravenna fondati da Francesca Amati, alla quale dal 2009 si affianca dopo un paio di E.P. autoprodotti e un primo album, Volcano, Glauco Salvo con chitarra e banjo, dal 2017 il batterista Simone Cavina, entra in pianta stabile nella formazione per le registrazioni di Rob a Bank. Fin troppo facile parlare di disco della maturità, a 15 anni dall’esordio, al quarto lavoro sulla lunga distanza, ma il nuovo album dei Comaneci è senza dubbio il più complesso, e soprattutto completo, della loro carriera, il più riuscito nel portare avanti questa strana commistione tra melodia, canzone folk e attitudine sperimentale.
Le 12 canzoni di “Rob a Bank” rappresentano una sorta di summa dell’arte musicale dei Comaneci, arte che prende ispirazione in primis dall’America e in particolare da un blues primitivo aggiornato al presente, con l’ausilio anche di un’elettronica povera che è spesso il valore aggiunto di molti brani, anche solo grazie a fruscii di sottofondo. Un disco fuori dal tempo eppure così contemporaneo, registrato in una villa nella campagna marchigiana da Mattia Coletti, da sempre legato al progetto e che ne restituisce alla perfezione il suono, così internazionale, eppure così, in una parola, Comaneci.
Apertura porte ore 16.30 – Inaugurazione mostra ore 17.00 – Inizio live ore 17.45
Contributo soci a partire da 8 euro – Ingresso riservato ai soci AICS 2019/20.
L’Associazione Culturale Il lato Oscuro della Costa che è affiliata a AICS. La quota associativa per iscriversi all’associazione Il Lato Oscuro della Costa è di € 5 e da il diritto di partecipare alle attività dell’associazione stessa.