"E io pedalo", iin bici per emanciparsi
A 200 anni dalla sua invenzione la bicicletta continua a esercitare la sua forza di emancipazione per il genere femminile in quanto garantisce libertà di movimento, autonomia e liberazione dal controllo e dagli sguardi altrui. Questo è vero tanto più per le donne straniere provenienti da diverse culture.
Martedì 30 aprile, ore 10,45, alle Artificerie Almagià va in scena così lo spettacolo "E io pedalo" che mostra la relazione tra le donne e la bicicletta: non solo un mezzo di trasporto, ma cultura e strumento di autonomia. Per questo in alcuni paesi del mondo alle donne viene ancora proibita.
Due giovani attrici con talento e ironia rievocano alcune storie di donne che pedalando hanno sfidato pregiudizi e divieti, come quella di Alfonsina Strada, di Antonella Bellutti, e delle donne che durante la Resistenza hanno percorso migliaia di chilometri in bicicletta come staffette e protagoniste politiche, fino ad arrivare a una storia esemplare dei giorni nostri: quella delle donne straniere che imparano ad andare in bicicletta grazie all’aiuto di associazioni solidali.
Lo spettacolo è l'evento finale del progetto Donne a ruota libera promosso e ideato dalla Casa delle donne di Ravenna, patrocinato dall’assessorato alle politiche e culture di genere e adottato dal signor Andrea Frontali nell’ambito dell’8°edizione di Adotta un progetto sociale del Comune di Ravenna.
Ingresso libero.