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Giovedì, 28 Marzo 2024
Eventi Lidi ravennati

Successo per l'ottava edizione di Spiagge Soul

La kermesse musicale si chiude con soddisfazione di organizzatori e pubblico

 Dal blues energico suonato sulla strada da Mighty Mo Rodgers alle percussioni maliane del maestro Sidiki Camara, che ha portato una ventata d’Africa fin dentro alla Casa circondariale di Ravenna, il palco insolito e ricco di significato aggiunto per la prima volta nel cartellone del festival. Si compie fra questi due estremi la magia di Spiagge Soul, il festival che nel 2016 ha trasformato la riviera romagnola in una piccola New Orleans, permeata in ogni dove dalle mille sfaccettature della musica afroamericana.

I numeri e soprattutto i colori della manifestazione raccontano di un evento che sta crescendo costantemente, anno dopo anno, spinto dall’appoggio dei sostenitori pubblici e privati che credono nell’iniziativa. Il programma ha visto 31 concerti in 14 location differenti, tra cui due seminari con gli artisti che hanno coinvolto decine di appassionati e i due eventi dedicati ai detenuti, arrivati a conclusione di un progetto di grande valenza culturale curato dall’Associazione Blues Eye: il corso di musica all’interno della Casa circondariale di Ravenna terminato con un saggio finale e i due appuntamenti musicali veri e propri con i concerti dei Poor Boys e di Sidiki Camara, che si sono esibiti all’interno del carcere il 25 luglio e ieri, 2 agosto. Un’attenzione per il sociale confermata anche dal progetto rivolto agli studenti delle scuole elementari e medie inferiori del ravennate, sempre curato da Blues Eye, giunto alla seconda edizione. Un corso di musica che è stato anche occasione d’integrazione scolastica e dialogo interculturale, culminato nel saggio finale degli allievi il 27 luglio, con l’esibizione sul palco prima dei concerti previsti nel programma del festival.
 
 Sfumature in più che aggiungono fascino e respiro alle atmosfere vissute durante il festival, che ancora più dei numeri rendono indimenticabile questa ottava edizione. La voce ammaliante della cantante statunitense Ruthie Foster, la cultura Touareg dell’italo-algerino Faris Amine, i ritmi reggae di Raphael e il delta-folk diLuke Winslow King, così come il blues-rock venato di malinconia del portoghese Frankie Chavez o il funk travolgente degli inglesiPrimo Nelson e dei newyorchesi Brooklyn Funk Essentials. Oltre alle esperienze delle più grandi band soul e blues italiane (come Paul Venturi, Chiara Luppi, Sara Zaccarelli), che si sono mescolate in cartellone alle sonorità più direttamente legate alla musica africana diKalifa Kone e Sidiki Camara.

«Si sta realizzando sempre più quello che avevamo come obiettivo quando Spiagge Soul è partito – spiega il direttore artistico Francesco Plazzi, dell’Associazione Blues Eye – dare vita a una comunità curiosa e attenta sia ai concerti di più immediata comprensione che a quelli caratterizzati da sperimentazione e contaminazione di più stili musicali. Una realtà evidente sia nei concerti più intimi degli stabilimenti balneari che nei grandi eventi di piazza, dove alle famiglie che entrano in contatto per la prima volta con il Soul si affiancano appassionati e musicisti venuti da fuori regione per ascoltare i grandi artisti internazionali ospiti, che da nessun’altra parte come a Spiagge Soul si esibiscono gratuitamente per raggiungere un pubblico più ampio».
 
«Spiagge Soul è una bella iniziativa, cresciuta negli anni, che ha il pregio di valorizzare i lidi ravennati – commenta Giacomo Costantini, assessore al Turismo del Comune di Ravenna – Ho apprezzato le serate al bacino Pescherecci, un luogo affascinante che merita di essere valorizzato. Assieme ad altri progetti, Spiagge Soul contribuisce a rendere Ravenna una città che sempre più si distingue per gli spazi dedicati alla musica».

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