"Accendi la mente, spegni i pregiudizi": a Faenza una camminata contro il razzismo

Sabato ricorre la Giornata mondiale contro il razzismo, istituita dall'Onu nel 1966 in ricordo del massacro di Sharpeville, la cittadina sudafricana nella quale il 21 marzo 1960 la polizia uccise 69 persone che manifestavano pacificamente contro la politica dell'apartheid portata avanti dal National Party. In occasione della ricorrenza si celebra l'undicesima edizione della Settimana d’azione contro il razzismo (16 – 22 marzo 2015), lanciata quest'anno con lo slogan "Accendi la mente spegni i pregiudizi". Anche Faenza aderisce alla settimana contro il razzismo promuovendo due iniziative.

Giovedì, dalle 10 alle 12.30, in piazza della Libertà (vicino alla fontana monumentale) verrà allestito un punto informativo, in cui verranno distribuite le spille con il fiocco arancione, colore simbolo della campagna, e altri materiali prodotti dalle associazioni e dalla Regione Emilia Romagna. Il banchetto informativo, organizzato dal Comune di Faenza, la Consulta dei cittadini stranieri, Anolf, Mani Tese, Teatro Due Mondi, Caritas, associazionismo faentino e i sindacati Cgil, Cisl e Uil, vuole essere un momento aperto a tutti dove promuovere un concetto di cittadinanza che sottolinei l’inclusione/integrazione di tutti cittadini di Faenza, a prescindere dalle diverse nazionalità di appartenenza.

Venerdì in occasione della consueta camminata "Faenza...passo dopo passo", alle ore 20.30, prima della partenza, nella fontana monumentale in piazza della Libertà, si accenderanno delle lanterne per lanciare lo slogan della campagna contro il razzismo "Accendi la mente, spegni i pregiudizi". Slogan che sarà esposto anche durante il percorso. L'iniziativa Faenza...passo dopo passo è nata, come è noto, con la volontà di coniugare il movimento fisico con la socializzazione fra persone spinte dal desiderio di "uscire di casa", valorizzando inoltre il territorio. L'adesione della camminata di venerdì prossimo alla Settimana contro il razzismo è pensata come un'ulteriore opportunità per esprimersi contro ogni forma di discriminazione, in particolare, appunto, il razzismo.