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Tremila spettatori per il Festival Corti da Sogni: tutti i vincitori

Nelle quattro giornate si sono registrate circa 3.000 presenze e sono state superate le 1.200 nuove iscrizioni al circolo

Si è conclusa al teatro Rasi di Ravenna la diciassettesima edizione di Corti da Sogni - Antonio Ricci. La manifestazione ha confermato e incrementato il successo di pubblico conquistato nelle edizioni  precedenti. Nelle quattro giornate si sono registrate circa 3.000 presenze e sono state superate le 1.200 nuove iscrizioni al circolo. “Gli elementi di soddisfazione sono tantissimi - commentano gli organizzatori al termine dell’edizione 2016 -: sempre più ospiti stranieri e italiani frequentano le giornate del festival e la risposta del pubblico è straordinaria. Per la prima volta nella storia del festival si è arrivati alle 3.000 presenze complessive, con il teatro Rasi da tutto esaurito per due giornate. Da segnalare anche l’altissima partecipazione degli studenti delle scuole medie e delle superiori che nel festival vedono concretizzarsi i laboratori di cinema condotti nel corso dell’anno. Ha riscosso, inoltre, molti consensi la rassegna dedicata a Vladimir Leschiov, realizzata grazie alla collaborazione con il Bergamo Film Meeting. Nella serata finale è intervenuta Chiara Boffelli che ha presentato il corto Lietus Dienas”.

Nel corso della serata conclusiva, condotta dal giornalista Alberto Mazzotti, di sabato sono stati assegnati i riconoscimenti della diciassettesima edizione. La Germania è stata protagonista indiscussa nella sezione European Sogni Award. Il primo premio è infatti stato assegnato al cortometraggio 90 grad nord del regista tedesco Detsky Graffam. Il corto è una stravagante black comedy in cui uno stressato uomo d’affari è intrappolato da una diabolica isola spartitraffico regolata da un semaforo che funziona a intermittenza. Ne seguirà una durissima battaglia per la sopravvivenza. A Ravenna a ritirare il  premio è arrivata, da Berlino, la produttrice del cortometraggio Marianne Graffam. Mentre la menzione speciale, assegnata dalla giuria che sul palco è stata rappresentata dall’attore Alessandro Renda, è andata a Everything will be okay del regista tedesco Patrick Vollrath.

Per la categoria Sogni d’oro, la giornalista Federica Ferruzzi, in  rappresentanza della giuria, ha premiato l’opera neozelandese Madam Black di Ivan Barge. Il riconoscimento è stato ritirato dal mirabile protagonista del cortometraggio Jethro Skinner giunto a Ravenna da  Londra dove vive e lavora. Madam Black racconta, con estrema ironia e  humor, la disavventura di un fotografo che investe l’adorato gatto di  una bambina ed è costretto a inventarsi una storia per giustificarne  la scomparsa e non dare un dispiacere alla piccola. Nell’ambito della sezione riservata ai cortometraggi d’animazione, Premio Giuseppe Maestri, il riconoscimento è andato alla splendida opera, proveniente dall’Iran, Scarecrow’s heart di Gholamreza Kazzazi.  La magnifica animazione racconta  di un uccellino che è stato abbandonato in un gelido inverno e non ha altra scelta che quella di  ripararsi vicino all’unico spaventapasseri della pianura per sfuggire ai corvi. Si abitua così alla sua presenza, lo ripara, lo nutre e lo tratta come uno di famiglia. Un giorno l’uccellino si imbatte in una lupa, presa in una trappola. Per la giuria erano presenti Flavio Fabbri,  Angelina Tienghi Maestri e gli esperti di tecniche di animazione dello Studio Croma.

Il premio Frequenze in corto è stato vinto dal videoclip One lone survivor, del gruppo musicale Tim Aminov, e realizzato del regista russo Lado Kvataniya. Per la giuria erano presenti Sara Ardizzoni, Edo Tagliavini e Maurizio Principato. Il pubblico presente in sala ha invece decretato il vincitore del sempre ambito Creatività in corto. A contendersi la menzione sono stati Camper del regista faentino Alessandro Tamburini e Alamak del  regista iraniano Hosein Darabi. I presenti in sala hanno scelto Alamak decretando quindi per l’Iran una doppia affermazione nell’ambito del festival. Coordinati dalla professoressa Francesca Petrino, gli studenti della prima A della scuola media Novello hanno scelto, dopo una serie di  laboratori realizzati a scuola nel corso dell’anno scolastico, il migliore dei cortometraggi che per tematiche si avvicinano di più al  mondo dei giovanissimi. Il premio Mitici Critici è andato al corto Celui qui domptait les nuages di Julie Rembauville e Nicolas  Bianco-Levrin, Francia. Infine il premio per il migliore corto italiano, Made in Italy, è  stato attribuito a Nevica di Lu Pulici. Un toccante affresco di vita  nel paese di Pennabilli dove i protagonisti si misurano con una vita  semplice in cui sogni e rimpianti si intrecciano con grande intensità e leggerezza.

“La realizzazione della diciassettesima edizione del festival -  concludono gli organizzatori - è stata resa possibile grazie al  sostegno degli sponsor e dell'assessorato alla cultura del Comune di Ravenna, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, della Uicc e del ministero per i Beni e le attività culturali. A loro va il nostro ringraziamento. Il circolo Sogni saluta anche tutto lo staff di  Ravenna Teatro, sempre impeccabile nell’ospitalità e professionalità.  Un sentito e caloroso ringraziamento va ai sempre più numerosi  volontari e amici del festival che mettono a disposizione il loro  tempo e le loro forze per la piena riuscita della manifestazione. Il  circolo Sogni dà a tutti appuntamento per l’anno prossimo quando compirà 18 anni”.

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