Giornate Fai d'autunno a Ravenna: le visite alla biblioteca del Centro Dantesco e al Parco della Pace
Sabato 16 e domenica 17 ottobre arriva la decima edizione delle Giornate Fai d’Autunno con visite in 600 luoghi solitamente inaccessibili o poco noti in 300 città d’Italia tra cui 42 luoghi del Ministero della Difesa, dello Stato Maggiore della Difesa e delle Forze Armate, aperti in occasione del centenario del Milite Ignoto.
Con energia, coraggio, voglia di fare, di migliorare e migliorarsi, di condividere e soprattutto con una passione travolgente per il nostro Paese, oltre 5.000 tra delegati e volontari FAI sono pronti a far innamorare tutti gli italiani dell’Italia. L’opportunità, ogni anno nuova e diversa, per accostarsi a un patrimonio smisurato e policromo, raccontato per l’occasione con l’entusiasmo contagioso di tutti i giovani che sposano la missione culturale del FAI: diffondere e coltivare la consapevolezza che l’Italia custodisce tesori inestimabili, fondamento dell’orgoglio che ogni cittadino prova davanti all’eccezionale bellezza del Paese e solida base su cui costruire la prosperità del futuro. Le Giornate FAI sono, dunque, un incontro sentimentale, un abbraccio collettivo tra i visitatori e l’ambiente che li circonda, prodigo di natura, arte e storia. In una parola: cultura. Un itinerario che non si dimentica del territorio ravennate con visite in programma a Ravenna, a Castiglione di Cervia e in Bassa Romagna.
A Ravenna si andrà alla scoperta della Biblioteca del Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali e, in particolare de "Il manoscritto che reclama le ossa di Dante a Firenze". Visite sabato 16 e domenica 17 ottobre, dalle ore 15 alle 18. La Biblioteca del Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali a Ravenna è situata all'interno del Salone del "velario", al primo piano dell'antico Convento Francescano di Ravenna, e vi si accede attraverso i cinquecenteschi chiostri (oggi di proprietà della Cassa di Risparmio di Ravenna) che affiancano la Tomba di Dante e al giardino con il Quadrarco di Braccioforte, nel cuore della "zona del silenzio" ravennate. Vi è conservato un prezioso documento, ovvero la minuta di una lettera di Girolamo Benivieni, testimonianza rilevantissima della volontà degli intellettuali fiorentini di ricondurre in patria le ossa di Dante.
Alla morte di Dante, il corpo era stato portato, come dice il Boccaccio, «al luogo de' frati minori» ove fu sepolto in un'urna lapidea a ridosso del muro esterno del chiostro del convento. Lì rimase per circa due secoli fino a quando i frati maturarono la certezza che i fiorentini, finalmente ottenuto il permesso papale, sarebbero venuti per trasferire i contesi resti nella loro città e dargli onorata sepoltura nella tomba che lo stesso Michelangelo si era impegnato a realizzare. Di qui ha inizio la storia del trafugamento e dell'occultamento delle ossa da parte dei francescani di Ravenna fino al definitivo ritrovamento, nel 1865, e al loro ricollocamento nel settecentesco sepolcro realizzato da Camillo Morigia (1781). Il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali e la relativa biblioteca furono costituiti nel 1964 da padre Severino Ragazzini, con l'intento di rivitalizzare il culto di Dante raccogliendo opere d'arte, cimeli e testimonianze librarie in anni recenti. La Divina Commedia è testimoniata da esemplari manoscritti trecenteschi e rare edizioni, fra cui 10 incunaboli, e tutte le edizioni uscite a stampa nel Cinquecento. Da segnalare la prima edizione della Commedia, nota come “folignate” (1472). Il Centro Dantesco è costante promotore di attività culturali dedicate a Dante.
Altra visita nella città di Ravenna è quella al Parco della Pace: sabato dalle 15 alle 17.30 e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.30, sarà possibile visitare il Parco della Pace, con la guida degli studenti Apprendisti Ciceroni. Un parco urbano che è un museo all’aria aperta. Opera di arte pubblica nata come “Segno di pace e di amicizia fra i popoli”, il parco è stato inaugurato nel 1985 e racchiude importanti testimonianze di mosaico contemporaneo, grazie ad artisti provenienti da tutto il mondo, che oggi come FAI vogliamo riportare all’attenzione anche per apprezzarne i recenti restauri.
Per tutti gli eventi è consigliata la prenotazione sul sito del Fai. Tutti i visitatori potranno sostenere il Fai con un contributo suggerito di 3 euro. Sarà inoltre possibile iscriversi al Fai ad una tariffa agevolata, in occasione delle Giornate d’Autunno, che prevede lo sconto di 10 euro rispetto alla tariffa ordinaria. Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid 19. L’accesso sarà possibile solo alle persone in possesso di certificazione verde Covid 19, esclusi i bambini al di sotto dei 12 anni.