Giornate Fai di Primavera: tutte le visite in programma nel Ravennate
Sono 7 le mete proposte dalle Giornate Fai di Primavera in provincia di Ravenna, mentre sono più di 50 i siti aperti in tutta l'Emilia Romagna. L'appuntamento con l'appuntamento nazionale è per sabato 26 e domenica 27 marzo in vari tesori del nostro territorio. A Ravenna, il Fai Ponte tra Culture promuove la visita, anche in lingue straniere, del Parco della Pace, un vero museo all’aria aperta nato per testimoniare l’amicizia tra i popoli. Sempre in città si vanno a scoprire le memorie della Casa Matha e si può approfittare di una visita alla sede dell'Autorità portuale. Fuori città si possono ammirare: la Palazza di Budrio di Cotignola, la pieve di Santo Stefano a Pisignano, la torre di Oriolo dei Fichi e la pieve di Campanile a Santa Maria in Fabriago. Per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata perché garantisce l’accesso alla visita.
A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita. Per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata perché garantisce l’accesso alla visita.
Il Parco della Pace
Il Parco della Pace è un vero museo all'aria aperta, opera di arte pubblica nata con lo scopo di testimoniare un “Segno di pace e di amicizia fra i popoli. Si trova in un'area della periferia di Ravenna, circondata da edifici residenziali realizzati fra gli anni Sessanta e Settanta, e adiacente a scuole sia superiori che dell'infanzia. L'area verde copre una superficie di circa 11.000 mq.
Visite in gruppi di 25 persone senza prenotazione. Domenica: 10:00 - 11:30. Alle 10:00 visita in lingua russa; ore 10:30 visita in lingua araba; ore 11:00 visita in lingua ucraina; ore 11:30 visita in lingua italiana.
Casa Matha
L'elegante edificio della Casa Matha, antichissimo sodalizio di pescatori, si colloca nel cuore di Ravenna, nella piazza Andrea Costa, affacciato di fronte al Mercato Coperto della città, fra i resti della bizantina basilica di san Michele in Africisco, e la medievale imponente Chiesa di San Domenico. L'area era anticamente attraversata da una rete di corsi d'acqua, lungo le rive dei quali correvano le strade. Qui, fin dal X secolo, ebbe sede il mercato del pesce, alla confluenza del Fiume Padenna con il suo affluente Flumisellum; i fiumi consentivano l'accesso fin dentro la città alle barche dei pescatori.
Sabato: 14:30 - 18:00; domenica: 14:30 - 18:00. Turni di visita ogni 30 minuti, gruppi di massimo 25 persone.
Palazzo dell'Autorità Portuale
Il nuovo palazzo dell'Autorità Portuale sorge sul lato sinistro della Darsena di città, affacciato sul Canale Candiano: una via d'acqua navigabile che collega la città al mare, attraverso il porto commerciale, unico dell'Emilia-Romagna e uno dei principali scali del mare Adriatico. La posizione strategica del palazzo ne fa un collegamento ideale fra la città e il suo porto, fra Ravenna e il mare. Le sue grandi vetrate sono la manifestazione visibile di questa vocazione: dai suoi uffici lo sguardo spazia verso la stazione ferroviaria, verso i campanili della città e poi verso il mare. Negli uffici dell'Autorità Portuale sono molte le opere d'arte che raccontano il coinvolgimento dell'ente in numerosi progetti a sostegno della cultura: dal Premio Marina di Ravenna all'applicazione della “legge del 2%” per la destinazione di fondi alle opere d'arte, molto ha contribuito alla creazione di una importante collezione di arte contemporanea, che oggi arricchisce l'edificio e i suoi uffici.
Sabato: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00; domenica: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00. Turni di visita ogni 30 minuti, gruppi di massimo 25 persone. Per i visitatori sono disponibili i parcheggi dell'Autorità Portuale.
La pieve di Santo Stefano a Pisignano
A 9km da Cervia, come un prezioso gioiello, la Pieve di S. Stefano si erge al centro di una campagna coltivata ad uva e alberi da frutto, mettendo in mostra l'imponente facciata in stile basilicale secondo la tradizione architettonica Alto Medievale. La Pieve di Pisignano fu costruita probabilmente nel X secolo (il più antico documento risale al 977) su di un'alta duna, al confine della centuriazione romana cesenate. In questo articolo, ulteriori informazioni sulla visita.
La Palazza di Budrio
Il complesso rurale denominato La Palazza (in via Gaggio 7) è uno dei pochi edifici storici del Comune di Cotignola risparmiati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Già dal 1700 abitato dalla famiglia Zalambani, l'edificio come si presenta oggi (parzialmente ristrutturato) risale agli inizi del '900. Zalambani Roberto, presidente dell'Unione delle Associazioni dei giornalisti specializzati in agroalimentare, ambiente, energie, territorio, pesca, foreste e turismo locale, ne ha fatto un centro di documentazione su cultura, storia e tradizioni locali. La Palazza aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio attraverso la sede europea di Venezia, tramite la rete ambientalista italiana Wigwam.
Venerdì: 15:00 - 18:30; sabato: 10:30 - 12:30 / 15:30 - 17:30; domenica: 10:30 - 12:30 / 15:30 - 17:30. Turni di visita ogni 40 minuti.
La pieve di Campanile a Santa Maria in Fabriago
Il complesso ecclesiale di Campanile (località di Santa Maria in Fabriago, frazione di Lugo) è quanto giunto ai nostri giorni della antica Pieve di Santa Maria in Centumlicinio (prima citazione con tale toponimo nel 743 d.C.). Essa faceva parte delle Pievi rurali che nel periodo dal VI al IX secolo sorsero in quel territorio che sarà la Romagna, testimoniando l'estendersi del cristianesimo dai centri cittadini alle campagne.
Turni di visita ogni 30 minuti guidati dagli apprendisti ciceroni del Liceo di Lugo per gruppi di massimo 15 persone. Sabato: 14:30 - 17:30, domenica: 09:30 - 12:30 / 14:30 - 17:30.
La torre di Oriolo
La Torre di Oriolo è situata sulle prime colline nel territorio di Faenza che salgono verso sud-est al confine con il Comune di Forli, nel piccolo borgo denominato Oriolo dei fichi. E' circondata da una vegetazione composta da alberi secolari, che creano una zona boschiva adiacente. La collina che si percorre per raggiungerla è coltivata a vite e ulivo e alberi da frutto. La torre domina il paesaggio circostante da tutti i versanti da cui la si osserva: sia dalla strada proveniente da Faenza, sia da quella proveniente da Forlì. Si presenta con un corpo edilizio compatto, con pianta a forma di esagono non regolare , detta doppio puntone. E' composta da piani interrati e da quattro livelli fuori terra visitabili.
Visita con prenotazione consigliata. Possibilità di parcheggio nell'area antistante la Torre. E' necessario fare una breve camminata a piedi in salita per raggiungere la Torre attraverso una strada ghiaiata. Munirsi di scarpe comode. Visite previste anche in caso di pioggia.Presentarsi 10 minuti prima della visita prenotata per parcheggio e controllo Super Green pass. Sabato: 15:00 - 18:00; domenica: 10:00 - 14:00. Turni di visita ogni 40 minuti. Gruppi di max 20 persone.