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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Giorno della Memoria: fra storie e proiezioni anche la testimonianza di un ravennate sopravvissuto alla deportazione

Le proiezioni in programma saranno incentrati sulla fabbrica Dora Mittelbau e sui rastrellamenti del ghetto di Varsavia

In occasione della Giornata della Memoria 2023, l’Istituto storico della Resistenza di Ravenna presenta al pubblico due importanti proiezioni per non dimenticare la tragedia della Shoah. Entrambe le iniziative sono aperte al pubblico ad ingresso libero. Si tratta nel primo caso di una produzione Lighthistory per LUCE Cinecittà “Inferno Dora Mittelbau. L’ultimo lager” della regista Mary Mirka Milo, dedicato alla famosa fabbrica sotterranea di missili V2 a cui lavorarono migliaia di prigionieri deportati da altri campi di concentramento, principalmente da Buchenwald, in condizioni disumane, agli ordini dello staff di scienziati comandati da Wenher von Braun, padre del progetto missilistico degli USA nel dopoguerra. 

Il documentario si avvale in via prioritaria della testimonianza di un sopravvissuto come Guido Bianchedi, con famiglia originaria di Piangipane. Per tale motivo il filmato verrà proiettato, in collaborazione con la direzione del Teatro Socjale, in via Piangipane 153 alle ore 21 di giovedì 26 gennaio, introdotto dal direttore dell’Istituto Storico Giuseppe Masetti e soprattutto con la presentazione dell’autrice romana Raffaella Cortese de Bosis, che oltre ad intervenire quella serata in teatro, sarà impegnata anche la mattina successiva di venerdì 27 nell’incontro con le classi quinte dell’Istituto Tecnico “Nullo Baldini” di Ravenna nella loro Aula Magna. Al di là della particolare vicenda del lavoro coatto imposto dai nazisti ai prigionieri di guerra, appare di grande interesse anche il rapporto fra scienza, etica e politica, che negli anni ’50 e ’60 prosciolse quei nazisti dai loro crimini, pur di servirsene per la corsa alla conquista della luna che avrebbe segnato il famoso sbarco dei primi astronauti nel luglio del 1969.

La seconda proiezione riguarda invece un film di Roberta Grossman sulla storia degli ebrei rinchiusi nel ghetto di Varsavia alla fine del 1940. Fra i vari tentativi di resistenza va ricordata infatti la scelta di un gruppo di scrittori, giornalisti e ricercatori guidati dallo storico Emanuel Ringelblum che per combattere le menzogne della propaganda tedesca iniziò la raccolta di testi scritti, saggi e di ogni fonte utile a descrivere le atrocità dei nazisti collezionando così oltre 60.000 pagine preservate sino alla fine del conflitto. Quelle fonti oggi rappresentano un importantissimo archivio della memoria popolare della Shoah, istituito a Varsavia e riconosciuto come patrimonio universale dall’Unesco. Questa proiezione è prevista per la mattina del sabato 28 a Ravenna nella saletta didattica degli Archivi del 900 in via di Roma 167.
 

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