I Brian Jonestown Massacre aprono la stagione live del Bronson
Brian Jonestown Massacre, mito assoluto della musica alternativa americana, arrivano in Italia per presentare “Something Else”, il primo dei due album che la band pubblicherà nel 2018 su Label A Recordings. Sono ospiti al Bronson, nella prima serata della nuova stagione di concerti, venerdì 28 settembre alle 21.30. In apertura: The New Candys.
“Something Else” è il diciassettesimo album della band, ed è caratterizzato da uno stile meno sperimentale rispetto alle registrazioni più recenti e più vicino al suono tradizionale del gruppo guidato da Anton Newcombe. Registrate tra il 2017 e il 2018, queste nove nuove tracce piaceranno allo stesso modo ai vecchi e ai nuovi fan.
Dopo un 2017 relativamente tranquillo la band ha ora annunciato tour negli Stati Uniti, Canada e Australasia ed Europa. Anton Newcombe è stato un uomo molto impegnato negli ultimi quattro anni, avendo pubblicato, oltre a tre acclamati album con Brian Jonestown Massacre e un ep, anche un album di colonne sonore e un album con Tess Parks. Inoltre il brano dei Brian Jonestown Massacre “Straight Up and Down” è stato usato come colonna sonora del pluripremiato “Boardwalk Empire” e Anton ha scritto la colonna sonora di “Moon Dogs”, un film diretto da Philip John, pluri-candidato ai BAFTA (“Svengali”, “Downton Abbey”, “Being Human”).
Nati a San Francisco nel 1990, in omaggio al leggendario chitarrista dei Rolling Stones, i BJM ruotano attorno alla mitica figura di Anton Newcombe, vero e proprio guru della scena neo-psichedelica californiana. Anton è un talento tanto geniale quanto controverso: una vita folle che si tramuta in genialità musicale. La storia del gruppo è partita dagli anni ‘90 e nel corso di quasi vent’anni di carriera ha ridefinito i canoni della ricerca rock attraverso la psichedelia, pubblicando album che hanno reso la band un vero e proprio culto nella scena alternativa mondiale, come “Methodrone”, l’incredibile debutto del 1995, fortemente influenzato dallo shoegaze, “Their Satanic Majesties’ Second Request”, un omaggio straordinario alla psichedelia degli Stones, “Thank God for mental Illness”, “Give It Back!”, “This Is Our Music” e i più recenti “Who Killed Sgt. Pepper?”, “Aufheben” e “Revelation”.
Capaci di live show selvaggi e imprevedibili i BJM, a causa del carattere instabile del loro frontman, negli anni hanno ruotato oltre 40 musicisti, alcuni diventati molto famosi: nei BJM hanno suonato membri di Black Rebel Motorcycle Club, Warlocks e Dandy Warhols. Proprio grazie a questi ultimi i BJM hanno raggiunto il picco della loro popolarità, quando nel 2004 uscì il documentario “Dig!”, vincitore del Sundance Festival. Il film documentava l’epopea dei due gruppi, i Dandy Warhols lanciati verso il successo mondiale e i BJM frenati nel loro imporsi alla ribalta del grande pubblico dalla “impossibilità di essere normale” di Newcombe e dal suo assoluto disinteresse per tutto ciò che non fosse inerente alla ricerca di ispirazione musicale. “Dig!” descriveva Newcombe come un “loser” votato all’autodistruzione e si concludeva con la scena del suo arresto dovuto all’aggressione ai danni di un fan durante un concerto. Il musicista, che non si riconosce nella figura descritta nel film, è recentemente diventato padre e continua la sua personale ricerca musicale che contempla la reinterpretazone di vari generi, dal rock al folk, passando attraverso la psichedelia dei sixties, circondato dalla stima e dal rispetto di critica, musicisti e di una vasta platea di fan sparsi ormai in tutto il mondo.
Ingresso: prevendita 22 € + dp https://bit.ly/TBJM_BRONSON o al Fargo o al Bronson Café
Cassa: 22 €