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Giovedì, 25 Aprile 2024
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'I cittadini sul palcoscenico': Meme Festival 2020 tra teatro, scienza e musica

Inizia a Faenza una settimana di appuntamenti a chiusura dell'ottava edizione del ciclo di laboratori teatrali 'Meme'

Inizia a Faenza una settimana di appuntamenti a chiusura dell'ottava edizione del ciclo di laboratori teatrali 'Meme' che la compagnia Menoventi ha tenuto lo scorso inverno, prima della battuta d'arresto per l'emergenza Covid. Gli appuntamenti si terranno tra l'11 e il 16 settembre 2020 in tre differenti location della città: il Palco della Molinella in Piazza Nenni (11 settembre), la Biblioteca Comunale Manfrediana (12 settembre) e il cortile del Museo Internazionale della Ceramica (16 settembre).

Meme 2020 è un progetto di Menoventi ed E-Production, patrocinato dal Comune di Faenza e sostenuto dall'Unione della Romagna Faentina e dalla Regione Emilia Romagna. È realizzato in collaborazione con il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, Biblioteca Comunale Manfrediana, Scuola Comunale di Musica G. Sarti. Ogni edizione di Meme propone attività dal respiro multidisciplinare prendendo spunto da un'idea di partenza da cui si sviluppano i laboratori teatrali e l'intera rassegna. Il "caso" è stato il motivo conduttore dell’ottava edizione di Meme: il caso è in grado di generare segni ed eventi in assenza di una precisa volontà e ci sorprende donandoci le intuizioni più originali. Il caso sfugge a ogni precetto e ci costringe a fare i conti con una realtà sfocata e multiforme, ci obbliga al confronto con un mondo complesso e incerto, un mondo di stime, di probabilità, di giochi, di buona e di cattiva sorte. La sbalorditiva potenza creatrice del caso è nota a tutti; nell'edizione di Meme si proverà a saggiarne i limiti giocando con la sorte.

Il cartellone di “Meme teatro • scienza • musica” si apre con gli spettacoli "Il gioco dei giochi" e "Karawane" che saranno presentati venerdì 11 settembre, alle 20.45, sul Palco della Molinella in Piazza Nenni. Un doppio spettacolo che nasce dai laboratori che la compagnia Menoventi ha condotto, con bambini e adulti, nel corso dell'inverno: sul palcoscenico cittadini e cittadine faentini saranno attori e protagonisti di scenari teatrali ideati da Gianni Farina e Consuelo Battiston. Per "Il gioco dei giochi" i bambini saranno autori e attori di un bizzarro dispositivo teatrale, un gioco da tavola tridimensionale in cui i protagonisti ne combineranno delle belle. La scena si nutrirà delle suggestioni della narrativa, del cinema e dell’arte per generare una storia che avrà come sfondo il Caso e i suoi imprevedibili effetti. In "Karawane" - esito finale del percorso degli adulti - saranno combinate casualmente scene differenti per dare vita a un esperimento che ricalca i metodi di composizione accidentale delle prime avanguardie del ‘900. Gli attori, suddivisi a coppie, riproporranno brevissimi frammenti di opere senza distinzione di epoca, stile, genere. Nella seconda parte si svilupperanno incroci, coincidenze e casualità che, come i baffi sulla Gioconda, potranno rivitalizzare il senso di tutte le scene già viste, conferendogli una nuova prospettiva.

Il secondo appuntamento di Meme 2020 - dal titolo Il caso contrario, sarà ospitato dalla Biblioteca Comunale Manfrediana la mattina del 12 settembre, alle ore 11. Sarà l'occasione di presentare alla città la rivista "Gli asini", il cui abbonamento annuale la compagnia Menoventi ha regalato alla città. A presentare la rivista ci sarà il sociologo Mauro Boarelli, storica firma, che racconterà come questa storica pubblicazione - fondata da Goffredo Fofi - continui ad essere uno strumento imprescindibile per l'interpretazione della realtà. Boarelli, inoltre, a partire dal suo libro Contro l'ideologia del merito, discuterà sull'intima natura della meritocrazia, una credenza che nasconde la vocazione alle diseguaglianze.

La chiusura di Meme 2020 è in programma la sera del 16 settembre, ospiti del Museo delle Ceramiche di Faenza. Una serata composita dove Menoventi presenterà "A tutti", collage polifonico di voci al cui centro ci sono gli ultimi giorni di vita del poeta Vladimir Majakovskij e il romanzo di Serena Vitale Il defunto odiava i pettegolezzi, oggetto della ricerca teatrale delle ultime stagioni di Menoventi. In questo collage trovano spazio il coro di pettegolezzi, le voci dei colleghi e dei testimoni che hanno accompagnato gli attimi finali dell'esistenza del Poeta della Rivoluzione. Nella stessa serata sarà presentato Alea, concerto della Scuola di Musica G. Sarti che vedrà sul palcoscenico l'Open Quartet (Donato D'Antonio, Vanni Montanari, Roberto Noferini e Anselmo Pelliccioni) accompagnati dalle immagini di Silvia Camporesi e dai video di Carlo Conti. Nell’anno del centenario di Bruno Maderna, la Scuola Sarti offre un’importante panoramica sulla Musica Aleatoria, la musica “ripetitiva” e le sue ripercussioni dal '900 a oggi, proponendo un percorso che attraversa tutto il secolo appena trascorso da Eric Satie a John Cage, Bruno, Maderna, Arvo Pärt, Philip Glass.

Gli eventi sono realizzati nel rispetto delle normative vigenti in risposta all'emergenza sanitaria epidiemologica Covid-19. La prenotazione è fortemente consigliata: tutte le indicazioni per prenotarsi sul sito.

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