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Il Barocco in cinque concerti: torna la rassegna "Bagnacavallo Classica-Libera la Musica"

Si è cercato di rendere i concerti quanto più fruibili possibile, per dare modo a chiunque di partecipare, mettendo inoltre in programma strumenti poco conosciuti

Dal 13 dicembre al Teatro Goldoni di Bagnacavallo torna la terza edizione di "Bagnacavallo Classica – Libera la Musica", cinque concerti ideati e realizzati da Accademia Bizantina per dimostrare tutta la freschezza del Barocco. Libera la Musica perché Accademia Bizantina e il suo direttore Ottavio Dantone persistono nell’impegno preso tre anni fa di liberare il genere barocco dallo stereotipo di musica “che fa addormentare”, fomentato dai soliti luoghi comuni e cercando di far capire che non puoi disprezzare qualcosa senza nemmeno aver provato a farla. A questo scopo si è cercato di rendere i concerti quanto più fruibili possibile, per dare modo a chiunque di partecipare, mettendo inoltre in programma strumenti poco conosciuti.

Accademia Bizantina ci tiene inoltre a sfatare un altro pregiudizio legato a questo genere di musica: quello che ogni ensemble e ogni orchestra non si limita solo a guardare uno spartito e a riprodurre le note scritte, ma ogni pezzo viene studiato e reinterpretato approfonditamente per comunicare quanto più è possibile, emozioni antiche che riescono a stare al passo con i nostri tempi. La sfida è dunque provare per credere, la musica barocca è pura energia e trasmette emozioni forti, specialmente se ascoltata dal vivo.

L'apertura, giovedì 13 dicembre, è affidata proprio ad Accademia Bizantina e alla cantante francese Delphine Galou, che, diretti dal Maestro Ottavio Dantone, presenteranno dal vivo l’album Agitata (fresco vincitore a Londra del premio Gramophone Awards 2018 nella categoria “Recital”), un programma di musica sacra, mottetti, cantate e stralci di oratori. Dal celeberrimo Agitata infido flatu tratto dall’oratorio di Vivaldi Juditha triumphans – qui contrappuntato da un’aria di un’altra versione della storia di Giuditta composta da Jommelli – fino alle Lamentazioni di Stradella e al magnifico mottetto di Porpora In procella sine stella.

A seguire, il 29 gennaio 2019, l’Ensemble La Dafne proporrà un programma titolato “Il compositore ebraico nel barocco italiano”, che offre una panoramica del mondo sonoro che circondò il compositore mantovano Salamone Rossi, detto l’Ebreo, che lasciò un'impronta personale nella produzione strumentale, essendo tra i primi a sviluppare la tecnica della variazione e a trattare la “Sonata a tre”. Il 19 febbraio ecco quindi il Trio Eccentrico (ossia Massimo Ghetti al flauto, Alan Selva al clarinetto e Javier Adrian Gonzalez al fagotto) con “Operisti a salotto” – musiche di Mozart, Mascagni, Rossini, Donizetti, Verdi e Puccini – il cui intento è di far rivivere le atmosfere del melodramma proponendo al pubblico le pagine più suggestive del repertorio lirico.

Il 20 marzo arriva poi a Bagnacavallo il duo La Gioia Armonica, composto da Margit Übellacker (salterio) e Jünger Banholzer (organo e clavicembalo), impegnati nell’interessante programma “Strumenti perduti: il salterio”. Il salterio è stato da poco riscoperto come strumento popolare nella musica del XVIII secolo. In Italia questo strumento era estremamente popolare in molti circoli sociali. Numerose composizione e gli strumenti in essere lo attestano. Infine, il 10 aprile 2019, la III edizione di Bagnacavallo Classica – Libera la Musica si chiude con Tiziano Bagnati, protagonista del concerto dal titolo “Caratteri e visioni: la tiorba sola”. Bagnati è un collaboratore storico di Accademia Bizantina e ha partecipato come solista e come continuista alla realizzazione di opere barocche allestite da enti lirici fra cui il Teatro alla Scala di Milano, il Comunale di Firenze, il Comunale di Treviso, La Fenice di Venezia, nonché dai maggiori teatri europei.

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